Sostegno ai piccoli commercianti e didattica al distanza al 100%. Lo chiede la Lega Giovani Umbria. “In questo periodo di emergenza, incertezze e DPCM inadeguati, è importante che la Regione dia i giusti segnali; per questo chiediamo che a rimetterci nel calderone delle chiusure non siano i “piccoli”, come ad esempio i commercianti che operano all’interno dei centri storici e che con l’ultima ordinanza Regionale si sono trovati chiusi la domenica ed hanno sofferto di questa scelta.” Così il Segretario Nazionale della Lega Giovani Umbria, Jacopo Pastorelli, che continua: “Ci rendiamo conto del momento non facile e della difficoltà delle scelte effettuate dalla Regione, ma sicuramente i piccoli commercianti non possono essere lasciate da soli. Sulle basi dei loro guadagni vanno avanti intere famiglie da generazioni. Chiediamo dunque alla Giunta regionale (come già chiesto dal Gruppo Consiliare della Lega Umbria) una deroga che permetta alle suddette attività di operare in questo fine settimana festivo (se non verranno effettuate altre chiusure dal Governo centrale); oppure, quando questo non sia possibile, di mettere in breve tempo a disposizione per loro dei bonus certi e a fondo perduto. La Lega è e sempre sarà vicino ai piccoli.” E infatti ieri dalla Lega Giovani Assisi era arrivato un appello, “esortando i giovani, ma non solo, ad aiutare i ristoratori locali acquistando i loro prodotti anche con la consegna a domicilio”.
“Sul fronte scuola – continua Pastorelli – riteniamo che sia importante generare meno confusione possibile sia nei ragazzi che nei Sindaci degli Istituti Scolastici tutelando contemporaneamente anche la loro salute, da questo punto di vista la didattica al 75% non ci convince fino in fondo e riteniamo che la scelta migliore sia portarla al 100%. Chiediamo inoltre una riflessione sulle scuole medie, non sarebbe il caso data la situazione di chiuderle?”. Conludono Pastorelli e Taburchi: “Siamo sicuri che la Regione terrà in considerazione queste nostre istanze e le porterà avanti fino alla fine; d’altronde, con un Governo Nazionale oramai allo sbando e sordo verso chiunque sia all’esterno, sta alla Regione ed a tutti noi prendere scelte di buonsenso che siano frutto di confronto, interno ed esterno”.
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