Arriva anche la nota dell’ex assessore ed ex consigliere Leonardo Paoletti di Forza Italia sulle dimissioni di Claudia Travicelli – “Il comportamento della candidata Travicelli nel ballottaggio delle scorse elezioni Comunali (presentatasi con Lunghi, salvo poi abbracciare la Proietti con lo scopo di ricoprire il ruolo di Assessore) non la fanno apparire un fenomeno di coerenza e lealtà. Ma anche la prima cittadina – secondo Leonardo Paoletti – non esce assolutamente bene da questa brutta vicenda di potere e poltrone, perché, per chi non l’avesse capito, di questo è vittima la Sig.ra Claudia Travicelli”.
Per l’esponente di Forza Italia, che cita la ricostruzione dell’ex assessore, Travicelli “è stata invitata a dimettersi per far spazio ad un PD sempre più sgomitante ed arrogante, si è scritta una brutta pagina di questa Amministrazione. Anziché pensare ai veri problemi della gente – scrive Leonardo Paoletti – la nostra prima cittadina sembra essere più attenta a tenere insieme i pezzi di una coalizione che è nata anomala e resterà anomala, vista la moltitudine delle anime politiche che la compongono, le quali non riescono proprio ad amalgamarsi. Azzardiamo l’ipotesi, che la Sindaca, abbia voluto un’ azione a tutela di Guarducci (mal digerito dal PD) iniziata già nella precedente crisi di giunta e terminata solo ieri con il ritiro, o invito forzato a dimettersi, all’Assessore Travicelli. Nel primo caso si è registrata una strenua difesa di Guarducci con il rifiuto delle dimissioni e la conferma nel ruolo di Assessore, per Travicelli si è avuta una defenestrazione sguaiata e repentina.
Leonardo Paoletti parla di “un pessimo comportamento nei confronti di un assessore, che comunque è espressione di oltre cinquecento cittadini che l’hanno votata. La sindaca dimostra di non avere scrupoli pur di mantenere un posto al sole. Comportamento inqualificabile per un Sindaco, ancora di più per la Sindaca di una città come Assisi simbolo di valori universalmente riconosciuti, che la vedono soccombere dietro ai colpi di un PD assetato solo di potere. Con questo atto inizia ad emergere la verità che vuole naufragato il progetto civico, dietro al quale la Sindaca Proietti ha illuso molti cittadini che pensando, in campagna elettorale, di sostenere una coalizione civica in realtà si trova oggi una guida del Comune di Assisi ad esclusivo marchio PD. Senza voler dare lezioni a nessuno – conclude Leonardo Paoletti – crediamo che un Sindaco non debba con tanta superficialità soccombere, a beneficio della poltrona, a ricatti che ledono fortemente la dignità personale. Crediamo anzi che avrebbe dovuto tutelare fortemente chi forse è stata determinante per la sua vittoria, mostrando una riconoscenze che evidentemente non le appartiene. Non ci resta che augurare al nuovo Assessore un buon lavoro, un in bocca al lupo e tanta fortuna, visto l’ambiente ne avrà sicuramente tanto bisogno”.
Oltre a quella Leonardo Paoletti, arriva anche la nota di Rino Freddii: “A oltre un anno dalle elezioni – scrive l’ex consigliere è oramai chiaro a tutti che la Prima Cittadina non si fida delle persone che rappresentano le varie anime del PD e non ritiene, né i consiglieri eletti né tantomeno i cittadini assisani (schierati o non politicamente) all’altezza di ricoprire il ruolo di assessore. Solo in questa ottica è possibile capire la formazione della prima giunta, le numerose deleghe tenute nelle proprie mani dalla Sindaca, la farsa delle dimissioni Guarducci e il recente benservito all’assessora Travicelli – annunciato da tempo dal sottoscritto – la quale è stata fatta salire sul pullman con in mano una valigia colma di voti per poi essere scaraventata giù in piena corsa senza motivazione e, almeno apparentemente, senza bagaglio (altro incarico). In barba alla “novità” e alla “trasparenza” tanto sbandierate in campagna elettorale, la Sindaca e i suoi alleati ci fanno assistere a quanto di più brutto e oscuro ci possa essere in politica: tradire la volontà dei cittadini e tramare nelle segrete stanze dove l’accesso è permesso solo a pochi”. Per Freddii, “gli elettori son stati scippati del loro voto per ben due volte: la prima al momento della formazione della Giunta, quando, pur votando una candidata del centrodestra, se la sono ritrovata assessora con la sinistra; la seconda in questi giorni quando la Travicelli, cacciata dal Palazzo, non potrà più essere punto di riferimento per quei cittadini che hanno seguito la sua indicazione di votare Proietti al ballottaggio. Come allo stesso tempo credo siano pochissimi gli assisani a conoscenza dello scambio merce (deleghe e posti) in corso tra le varie fazioni in campo per garantire il proseguo della consigliatura. A dire il vero fino a pochi giorni indietro una novità c’era: tra sindaco e assessori i due sessi erano rappresentati allo stesso modo, ma evidentemente era una specchietto per le allodole, infatti con l’ultima trovata le quote rosa sono tornate al minimo previsto dalla legge (con arrotondamento al ribasso), anzi se si esclude la sindaca in quanto consigliere comunale, l’unica assessora rappresenta il 20% del totale anziché il 40% dovuto”.
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