Anche la città di Assisi ha scelto di migrare al software libero e ha scelto LibreOffice. I 200 computer del Comune di Assisi presto ‘migreranno’ al software libero e open source: l’amministrazione comunale ha deciso, di iniziare un percorso in tale direzione che ha il molteplice scopo di ridurre la spesa della macchina comunale, destinare risorse che verranno risparmiate per la formazione dei dipendenti e per i servizi rivolti alla cittadinanza e al territorio e migliorare il servizio agli utenti interni ed esterni dell’ente.
La giunta comunale di Assisi ha già messo nero su bianco (con delibera n.214 del 22 dicembre 2016) la scelta di aderire al progetto regionale “LibreUmbria” che ha visto la migrazione al software LibreOffice di numerosi enti umbri. Questo software di produttività individuale, infatti, rappresenta un’alternativa molto valida, testata e affidabile ai principali software proprietari di office automation presenti sul mercato (sito del software https://it.libreoffice.org).
La scelta è stata spiegata in una conferenza stampa alla presenza del Generale Camillo Sileo, Vice Capo Reparto VI Reparto Sistemi C4I e Trasformazione Stato Maggiore della Difesa e coordinatore della migrazione a LibreOffice della Difesa Italiana; Andrea Castellani del progetto LibreUmbria; Sonia Montegiove, presidente dell’associazione LibreItalia onlus che ha supportato la migrazione a software libero di diverse realtà, tra le quali proprio la Difesa Italiana.
“LibreOffice e in generale il software libero – ha spiegato Pettirossi – sono un obbligo ma anche una grandissima opportunità perché permettere di avere dei gestionali e dei software che sono gratuiti, che non hanno costi di licenza e sono aggiornati, senza l’obbligo di legarsi a dei software proprietari. Questa nuova amministrazione – ha aggiunto Pettirossi – vuole puntare sull’innovazione, e questo passo organizzativo sarà fatto subito, anche se prima abbiamo voluto sentire alcune esperienze di cambiamento. Il cambiamento, l’innovazione, l’apertura e la trasparenza sono per la nostra Amministrazione comunale una priorità. Con l’adozione di questo progetto si vuole dimostrare che anche le pubbliche amministrazioni possono diventare luogo di innovazione. Questo che presentiamo oggi è solo il primo passo verso l’adozione che prevede un incontro con i dirigenti di tutti i settore e dopo un periodo di formazione del personale. Un altro progetto che abbiamo in cantiere – ha proseguito l’assessore – è cambiare il gestionale del Comune che metta insieme i documenti e gli atti di tutti i settori. Questo permette di ottimizzare i flussi e rendere più efficiente la macchina amministrativa”.
Montegiove ha sottolineato come la migrazione al software libero abbia permesso di risparmiare 28 milioni di euro. “LibreOffice è un progetto importante, il più importante a livello italiano e il secondo a livello europeo: è una scelta che oggi presentiamo con orgoglio, e garantiamo pieno sostegno alla città di Assisi, condividendo la nostra esperienza e metodologia. La migrazione in software libero è già una realtà in molte amministrazioni pubbliche – ha spiegato ancora Montegiove –. Da qui al 2020 al Ministero della Difesa migreranno 23 mila postazioni di computer con un risparmio di 28 milioni di euro. L’approccio a questo sistema è anche culturale. È una scelta di apertura nei confronti della cittadinanza, garanzia di trasparenza e condivisione. Coloro che vi si affacciano sono più propensi alla collaborazione. Oltre alle pubbliche amministrazioni l’open source si sta adottando anche nelle scuole e nell’assisano già si hanno contatti in tal senso.”
Castellani, del progetto LibreUmbria, ha spiegato infine come la migrazione non sia un fatto estemporaneo e rivendicato la scelta di mettere insieme esperienze diverse, così da realizzare un metodo pragmatico utilizzato anche dalla Difesa. “Speriamo che anche ad Assisi – ha concluso – l’esperienza sia positiva come le altre”.
Foto © Mauro Berti
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