“Universo Assisi è finito e quindi è obbligo fare un bilancio viste le consistenti risorse finanziarie messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Assisi, cioè da noi tutti, 200.000 euro che non basteranno”. Lo scrive l’ex candidato sindaco Luigino Ciotti, premesso “che io e quelli che posso rappresentare volevamo e vogliamo anche in futuro eventi culturali laici ad Assisi, che però ricordo comprende anche le frazioni dove abitano 23.000 abitanti su 28.000 che pagano le tasse in misura più consistente”.
Se Assisi è un unicum per l’UNESCO a maggior ragione lo deve essere per gli amministratori. Universo Assisi 2017 – dice ancora Luigino Ciotti – è nata non per gratificare la giunta o altri ma per riportare attenzione positiva e soprattutto turisti in un periodo vuoto. È stato raggiunto questo obiettivo?. A me sembra di no e per questo chiedo alla istituzioni preposte, il servizio turismo della Regione UMBRIA, ed alle associazioni dei commercianti ed albergatori di Assisi di avere dati certi e veri. Nessuno, o almeno non io, ha messo in discussione la qualità degli spettacoli proposti ed anche la riuscita di molti di essi, non tutti ad esempio quelli di letteratura e le visite guidate, con numeri relativi con presenze essenzialmente di locali a dimostrazione del vuoto culturale che avevamo individuato e che aveva spazio per essere coperto”.
“Le osservazioni fatte prima dell’inizio erano consigli che la supponenza degli organizzatori ha evitato di prendere in considerazione: ne prendiamo atto. Se turisti non ci sono stati – continua Luigino Ciotti – non + per il dibattito e le critiche sui social e sui media ma semplicemente perché non c’erano le condizioni: la manifestazione è nata tardi, periodo non adatto, pubblicizzata in modo non adeguato. Inoltre ne avremmo spostate alcune nelle frazioni, non fatte altre in contemporanea ed avremmo utilizzato alcuni professionisti locali in più. Questa convinzione e’ rafforzata dalla ammissione che essendo la prima edizione i turisti presenti sarebbero stati pochi e quindi ancora a maggior ragione qualche iniziativa poteva effettuarsi in altre località. I costi sono eccessivi, considerando il contemporaneo taglio ai contributi alle associazioni culturali”.
“Per quanto riguarda i 2 concerti sul Mortaro grande, su cui si è concentrato il bruttissimo dibattito sui social”, per Luigino Ciotti “quello surrogato con le cuffie è fallito benché gratis e di questo sono dispiaciuto per il suo valore artistico, l’altro ha avuto le presenze previste ed il calore del pubblico come i bravi artisti locali meritano ma si è fatto in altro luogo. Cioè quanto previsto e testardamente voluto da assessore alla Cultura e giunta non si è realizzato ed e’ una sconfitta politica su cui dovrebbero riflettere e dimostrazione che le motivazioni di natura ambientalista, di rispetto dell’ambiente e della sua non mercificazione, di molti interventi non erano fuori luogo tanto da essere convalidate da tecnici e da una istituzione come la Regione. Tali concerti fatti in altro luogo come la Rocca avrebbero avuto meno costi, maggiori ricavi perché meno elitari e con più pubblico, più ritorno per i commercianti di Assisi ed in termini di suggestione non sarebbe stato da meno”.
“Senza dimenticare la figuraccia della Città – è ancora la nota di Luigino Ciotti – di aver venduto un prodotto senza avere i dovuti permessi pensando che il potere può tutto anche andare contro le normative. Per il Subasio da ora dovremmo muoverci tutti insieme per il rispetto delle leggi e la soluzione delle tante problematiche esistenti che i vari enti competenti hanno trascurato in tanti anni e cambiando anche i comportamenti e l’approccio che i cittadini hanno. Per me e’ eccessivo anche il carico di bovini sul monte ed eliminerei la viabilità dei mezzi da Assisi a Spello. I costi sono eccessivi soprattutto quando in contemporanea si tagliano tutti i contributi ad associazioni culturali. Ultima cosa: le offese sessiste ad una cittadina sono inqualificabili ed ingiustificabili tanto più se vengono da un assessore alla Cultura ed a maggior ragione da quello della città di Assisi. Se lo lasci dire da chi ha fatto l’assessore e consigliere comunale, come me, per 14 anni ed ha imparato il senso delle istituzioni e insulti e critiche feroci ne ha subiti molti. Se uno sceglie certi ruoli sa a cosa va incontro ma il suo comportamento deve essere superiore anche perché non si ha l’obbligo di rispondere a ciò che in tanti scrivono sui social”.
“Per questo – conclude Luigino Ciotti rivolgendosi a Guarducci – la richiesta delle sue dimissioni la ritengo giusta e sono sorpreso negativamente che nessuno degli altri membri della giunta abbia pubblicamente preso le distanze da lei. Se ritenete che chi ha espresso critiche (che in vari casi invece vi ha votato e fatto votare) sia un nemico, invece di un cittadino che vuole partecipare e dare il suo contributo, sbagliate e rimanete nella vostra torre d’avorio altrimenti dimostrate che anche voi avete da imparare come la democrazia ci insegna e migliorare la prossima edizione. Se pensate che le critiche siano faziose e di minoranze si può promuovere un referendum e vedere come la pensano su Universo 2017 tutti i cittadini di Assisi”.
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