“La fake news sembra essere la star di questo scorcio pre-elettorale e, quindi, siamo coscienti che anche i pentastellati (più di altri) possono essere invitati a usare la parola per aggredire qualunque avversario politico senza curarsi della politica vera!”: è la premessa di una nota di Giuseppe Cardinali e Luigi Bastianini che bacchettano il consigliere Leggio per le “falsità sull’amministrazione Proietti”.
Per quanto riguarda il cimitero di Assisi, “Il Consigliere Leggio, che, conosce bene la realtà dei fatti, sa e NON può non dare atto che l’azione dell’amministrazione Proietti ha posto finalmente fine, secondo legge, all’annosa questione del cimitero di Assisi che durava da circa vent’anni”, mentre sul fronte delle nomine degli scrutatori, “ancora una volta si usa la parola per distorcere la realtà. Ricordo, infatti, che nella Commissione di nomina degli scrutatori non ci sono né il capogruppo Cardinali di Assisi Domani e né il capogruppo Bastianini dei Cristiano Riformisti. Gli scrutatori devono essere designati, per legge, tra il 25esimo e il 20esimo giorno antecedente alla data delle elezioni. Quindi, in questa tornata elettorale, tra il 7 e il 12 febbraio e, pertanto, il tempo a disposizione è di circa 20 giorni e non tre mesi come artificiosamente si vorrebbe far credere. Del resto – scrivono Cardinali e Bastianini – le regole sono dettate dall’articolo 6 della legge n. 95/1989 (che detta la disciplina per l’istituzione dell’albo e la scelta delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale), così come modificato dalla legge 270/2005 (articolo 9, comma 4) e successivamente dalla legge 22/2006(articolo 3 -quinquies). In particolare, la norma stabilisce che la Commissione Elettorale Comunale (CEC) deve procedere alla nomina e non più al sorteggio degli scrutatori che, nel nostro caso, per assicurare la massima trasparenza, è stata fatta in diretta streaming!”.
Per quanto riguarda gli straordinari, i due consiglieri della maggioranza che sostiene l’amministrazione Proietti ricordano che “La remunerazione degli straordinari, lavorati dai dipendenti comunali durante il periodo elettorale e rimborsati dallo Stato, spettano agli stessi secondo quanto previsto dal contratto sul pubblico impiego, obbligatoriamente applicato”, mentre sul fronte delle plance di affissione, “come enunciato in conferenza dei capigruppo, non risulta in alcun modo che il posizionamento delle plance elettorali abbia comportato costi diversi da quelli relativi ai dipendenti comunali che vi hanno partecipato”.
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