È partita alle 9 di domenica 9 ottobre dai Giardini del Frontone di Perugia la Marcia della Pace Perugia Assisi 2016, un percorso che si pone l’obbiettivo di combattere l’indifferenza di fronte ai tanti, troppi scenari di guerra e violenza che affliggono il mondo. Ad aprire la Marcia, uno striscione con la scritta “Vincere l’indifferenza”: “È un messaggio – spiega il coordinatore della Tavola della Pace Flavio Lotti – contro l’indifferenza delle istituzioni internazionali ma anche di tutti coloro che dicono io non c’entro”. Per Lotti, “se non ci assumiamo ciascuno la nostra responsabilità non sarà possibile avere una società di pace, senza conflitti. Vogliamo reagire al silenzio e all’indifferenza di chi ci governa”.
La Marcia della Pace Perugia Assisi 2016 si è aperta con i saluti della presidente della Camera Laura Boldrini: “La vostra azione – scrive tra l’altro agli organizzatori – è tanto più importante perche’ chiama ciascun cittadino a sentirsi coinvolto nella costruzione della pace che non può essere unicamente delegata ai potenti della Terra. Le scuole e i Comuni di ogni parte d’Italia che oggi si ritrovano a marciare sono una rete preziosa, senza la quale non potrebbe crescere nessuna autentica cultura di pace”.
Migliaia le persone (centomila secondo gli organizzatori) che hanno partecipato alla Marcia della Pace Perugia Assisi 2016, tantissimi anche i gonfaloni di Comuni (500 le città presenti), Province e Regioni italiane (300 enti locali), i sindaci con le fasce tricolori, le associazioni del volontariato e del mondo civile. In marcia anche un gruppo di ragazzi della Scuola superiore di Amatrice (118 in totale le scuole presenti). Il gruppo di studenti è stato ospitato a Perugia per iniziativa dell’Assemblea legislativa dell’Umbria: “Abbiamo voluto così testimoniare – spiega la presidente Donatella Porzi – la nostra solidarietà, per cercare di condividere sentimenti indispensabili per una cultura di pace che parte anche da questo genere di accoglienza”.
Assisi è stata la meta ultima della Marcia della Pace Perugia Assisi 2016 e quest’anno anche il Comune di Assisi è stato presente con il suo gonfalone, per decisione del sindaco Stefania Proietti, presente alla marcia insieme alla giunta (tra gli altri, gli assessori Claudia Travicelli, Veronica Cavallucci e Simone Pettirossi) e ai consiglieri comunali (tra gli altri la presidente del consiglio Donatella Casciarri, Federico Masciolini e Luigi Bastianini): “Assisi – spiega – non può non essere protagonista alla Marcia della Pace. È un onore essere la destinazione, la tappa finale, della Marcia della Pace che quest’anno più che mai si riempie di significato. Il mondo oggi è colpito da una guerra a pezzi: c’è guerra per il dominio dei popoli, c’è guerra per le risorse della natura, c’è guerra fuori e dentro le nostre case. Occorre reagire a tanta violenza e devastazione, ma soprattutto occorre combattere l’indifferenza, e la Marcia della Pace Perugia Assisi 2016 non è una parata ma l’impegno di ciascuno verso nuovi e concreti percorsi di Pace. Assisi non può che esserne protagonista. Da poco la Città ha ospitato l’importante evento interreligioso e interculturale Sete di Pace e si è fatta teatro dell’incontro tra le tante religioni mondiali che qui, ad Assisi, hanno insieme gridato al mondo ‘mai più guerra’. Oggi, con tutti coloro che hanno partecipato alla Marcia, lanciamo insieme lo stesso grido”.
Verso le 14 i marciatori in testa alla Marcia della Pace Perugia Assisi 2016 sono arrivati sulla piazza inferiore della Basilica di San Francesco, dove a Lotti è stata consegnata la lampada “Luce di San Francesco”, autentico simbolo di pace nel nome del Poverello di Assisi: ad accoglierli, Padre Enzo Fortunato, che ha parlato di “Un fiume umano di pace che inquieta e orienta la storia nella misura in cui anche i governanti sono capaci di accogliere le speranze del popolo. È un’onda umana di pace – ha aggiunto – quella di oggi ad Assisi per la marcia Perugia Assisi, che ‘travolge’ ogni cosa. San Francesco è per tutti faro luminoso ed esempio concreto di pace”. Nella mattinata, sempre al Sacro Convento, è stato anche rilanciato l’impegno preso con la “Carta di Roma”, un impegno a contrastare il linguaggio del razzismo e della violenza, sottoscritto insieme da credenti, diversamente credenti, non credenti, giornalisti, cittadine e cittadini che non intendono rassegnarsi ai muri della xenofobia e della indifferenza. Per trasformare l’impegno di quel giorno in una grande petizione popolare contro le parole che generano i muri, è stato lanciato un appelloò firmato da padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro convento di Assisi, e Beppe Giulietti, presidente della Fnsi, ma anche da moltissimi marciatori.
Foto: AssisiNews & © Mauro Berti, RE.
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