“È di alcuni giorni fa la notizia dell’istituzione del numero unico per i servizi demografici del Comune e il comunicato recita ‘…questo cambiamento che mette in sinergia i servizi demografici con l’Ufficio relazioni con il pubblico, è stato deciso dall’amministrazione comunale per rendere il Comune più vicino e più efficiente ai bisogni della comunità…‘.
Come noto, è stato istituito un numero unico (075/8138700) a cui chiamare per ricevere tutte le informazioni e per parlare con i dipendenti addetti ai servizi. Resta in funzione la ‘vecchia’ modalità, cioè passare per il centralino (075/81381), ma a quel punto il risponditore automatico collega al numero unico che smista le richieste. Per facilitare i cittadini nel mettersi in contatto con gli uffici dei servizi demografici il numero unico è attivo dalle 8.30 alle 14 tutti i giorni e il martedì e il giovedì anche il pomeriggio dalle 15 alle 18. Ovviamente il numero non è operativo nel fine settimana, ricorda il Comune.
“Ottimo, bella notizia si potrebbe dire – scrive il segretario della Lega Assisi Stefano Pastorelli, anche capogruppo della Lega in Regione – se non fosse per il fatto che tutto ciò giunge ‘fuori tempo massimo’ ed a mandato tecnicamente già scaduto da mesi. Sono anni infatti che tra ‘smembramenti’, allontanamenti ed accentramento di competenze i nostri uffici comunali ‘zoppicano’ e vanno a rilento, certamente non per colpa dei lavoratori che mettono il massimo impegno nello svolgimento della proprie mansioni”.
“La ‘pandemia’ con le relative restrizioni – secondo la nota di Pastorelli a proposito del numero unico per i servizi demografici – non ha fatto altro che ingigantire gli enormi problemi già esistenti. Come purtroppo ultimamente spesso accade, ci troviamo di fronte a provvedimenti SPOT, calati ad arte con l’unico scopo di imbonire quei pochi (fortunatamente) che ancora danno credito a questa fallimentare amministrazione, che se, dati alla mano avesse attuato nei passati cinque anni almeno il 5% delle promesse sbandierate in questi ultimi due mesi, ripetiamo “a mandato scaduto”, avrebbe lasciato la Città,le Frazioni e il Comune tutto, in “stato di grazia”, cosa che chiaramente e visibilmente non è.
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