Dopo la decisione di un consiglio comunale aperto sul futuro dell’ospedale di Assisi deciso nella seduta dell’11 marzo su proposta dell’assessore alle politiche sociali Massimo Paggi, sulla vicenda è calato il silenzio.
Lo scrivono i tre consiglieri della minoranza di centrodestra, Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Moreno Fortini, che ricordano come nei mesi scorsi (appunto a marzo 2019) “è stato deciso all’unanimità di indire con la presenza dell’assessore e dirigenti della sanità della regione dell’Umbria, un’adunanza ‘aperta’ del consiglio comunale a norma dell’articolo 13 del regolamento del Comune, allo scopo di cercare la migliore soluzione per l’utilizzo dell’ospedale di Assisi, che in questi ultimi anni è stato relegato dalla Regione ad una funzione sempre più marginale”.
Come noto, l’assessore ha rilanciato e ha espresso l’idea di convocare sul tema un Consiglio Comunale aperto ai cittadini perché l’ospedale di Assisi riguarda l’intera comunità e non solo considerato che la Città Serafica è frequentata da milioni di visitatori e quindi il futuro del nosocomio è di estremo interesse per tutte le componenti della società locale. Oltre al consiglio aperto, i capigruppo inoltre si impegnano a predisporre un documento, sulla base di quanto già proposto dall’assessore Paggi, da presentare nelle opportune sedi regionali prima dell’approvazione del Piano sanitario.
Ma, come detto, “sono ormai passati due mesi e sull’argomento è caduto il più cupo silenzio. Pur comprendendo il particolare momento della sanità della regione umbra ‘in tutt’altre faccende affaccendata’ – scrivono i tre consiglieri – considerando l’importanza per i 50.000 abitanti dei comuni interessati a riqualificare e potenziare l’ospedale di Assisi e che la sanità è una cosa seria perché interesse la salute dei cittadini, proponiamo che il consiglio comunale deliberi la convocazione senza ulteriore indugio di un’adunanza ‘aperta’ del consiglio comunale. Come ordine del giorno – concludono Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Moreno Fortini – ‘Ospedale di Assisi, riqualificazione e prospettive future’”.
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