Il consigliere Emidio Fioroni non molla sui presunti abusi della Pro loco di Capodacqua che erano emersi già nei mesi scorsi. “Viene da pensare – scrive il consigliere della lista Bartolini – a come sia possibile che la Pro loco di Capodacqua abbia ridotto la proprietà della Parrocchia di S. Apollinare (donatale da Baldoni Don Bruno con atto Notaio Frillici del 26/10/1988 repertorio n. 53545). La parrocchia concesse alla proloco nella metà degli anni ‘80 l’uso dell’area antistante la chiesetta di S. Maria della Speranza, ma negli ultimi 10-15 anni, a causa di un presidente tuttora in carica insieme ad altri suoi affiliati, su detta proprietà sono stati irresponsabilmente realizzati manufatti, tettoie e locali in genere, in difformità o in totale assenza di autorizzazioni amministrative, per poter essere adibiti a locali per la Festa della Ciliegia e altre manifestazioni, tenendo all’oscuro di tutto ciò i vari parroci che si sono succeduti, i quali rappresentavano la proprietà (Parrocchia di San’Apollinare)”.
“In data 27/07/2017 – continua la nota di Fioroni relativa ai presunti abusi della Pro loco di Capodacqua – il Comune di Assisi ha emesso un’ordinanza di demolizione o rimessa in pristino, indirizzata alla Parrocchia di S. Apollinare, per gli abusi realizzati su area oggetto di convenzione con la Pro loco. Tutto questo non è avvenuto nei termini previsti dalla legge, in quanto sia la proprietà sia la Pro loco non avevano né i mezzi né il denaro per poter eseguire i lavori di demolizione. I primi giorni del mese di Gennaio 2018 l’attuale Parroco indiceva una riunione per parlare del problema causato dalla Pro loco con gli abitanti di Capodacqua e durante l’assemblea c’è stata solo un’affluenza di 20- 25 persone, di cui la maggior parte tutti componenti della proloco che avevano eseguito gli abusi; dopo vari interventi il Parroco con il favore della maggior parte dell’assemblea decideva di inviare una lettera all’amministrazione comunale per far acquisire l’area al Comune (scelta probabilmente suggerita da qualche politico e già concordata con l’amministrazione). Infine il giorno 22/05/2018 verificando le planimetrie catastali si riscontrava già la delimitazione del terreno che il comune dovrebbe acquisire: foglio 171 part. 1013 di mq. 1760. In questi giorni negli uffici comunali si sta cercando in tutti i modi di poter sistemare la pratica per dar modo di poter realizzare la “Festa della Ciliegia” in detti locali. Ma come è possibile tutto ciò – conclude Fioroni sui presunti abusi della Pro loco di Capodacqua se su questi manufatti pende un’ordinanza di
demolizione per abuso dato che non rispettano le leggi edilizie, sanitarie e sismiche? Perché invece un
qualsiasi altro cittadino per poter chiedere un’autorizzazione deve attendere mesi su mesi? Le domande sorgono spontanee: perché la parrocchia dovrebbe privarsi di 1760 mq. e perché il Vescovo non è intervenuto nei confronti della proloco che ha causato il danno? Per difendere tutti quelli che fanno parte dello stesso gruppo politico?”
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