Dopo la notizia dell’addio ad Assisi della rassega “Primo Piano sull’Autore”, presente in città da trentaquattro anni, arriva il duro attacco di Leonardo Paoletti all’amministrazione comunale per la perdita di “un appuntamento al quale tutti gli assisani sono particolarmente legati ed affezionati”.
Se Mariotti, nel motivare il suo addio, parlava di condizioni non più esistenti venute alla luce dopo un colloquio con l’assessore Guarducci, per Paoletti “Probabilmente l’assessore non ritiene degna di attenzione Primo Piano sull’Autore, non capendo, e non potrebbe essere altrimenti, vista la sua non appartenenza alla città, l’importanza di una rassegna che ha sempre contribuito a sostenere la cultura oltre a sostenere un mese come quello di novembre notoriamente di bassa stagione per le nostre strutture ricettive. Ci viene da pensare all’assessore Guarducci come un cavallo di Troia, pronto a demolire Assisi a beneficio di altre città, come è stato per la scriteriata proposta di istituire l’imposta di soggiorno regionale che avrebbe visto penalizzata Assisi a beneficio di città Umbre con minor afflusso turistico”.
Per Paoletti, Primo Piano sull’Autore è “un momento culturale di riflessione su i tanti temi che il cinema italiano offre costantemente ma – aggiunge – probabilmente non caro all’assessore Guarducci che predilige eventi molto più futili e ‘dolci’. Una delle poche manifestazioni laiche che vengono svolte nella città di Assisi insieme al Calendimaggio, assessore dobbiamo tremare anche per la prosecuzione del Calendimaggio? Visti i recenti comportamenti qualche preoccupazione iniziamo ad averla”.
Ma l’ex assessore e consigliere comunale è critico anche con Fabrizio Leggio, consigliere del Movimento 5 Stelle che su Facebook ha parlato di Primo Piano sull’Autore come di “un evento autoreferenziale ad uso e consumo del signor Mariotti”, aggiungendo che “Assisi non è Roccacannuccia. Non ha bisogno della presenza di una artista di fama per assurgere alle attenzioni della cronaca”. “Proprio da Leggio, assisano verace – scrive Paoletti – mi sarei aspettato una difesa della manifestazione, invece esprime soddisfazione per la decisione dell’amministrazione. Forse il mio stupore è fuori luogo vista la ‘connivenza’ stretta, e non solo in questa vicenda, che esiste con la Sindaca, con la quale sembra intrattenga continui rapporti e confronti nelle segrete stanze. Evidentemente il rappresentante del M5S si prepara a diventare puntello dell’attuale Sindaca?”.
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