Il Consiglio Comunale di Assisi ha approvato l’ordine del giorno sulla lotta allo spreco alimentare e la promozione del progetto “Reddito Alimentare”. La notizia arriva dal Partito Democratico di Assisi.
“In occasione della seduta del 7 novembre – si legge nella nota- i gruppi di maggioranza Hanno portato all’attenzione del consiglio un ordine del giorno che intende impegnare la giunta a mettere in atto tutte le azioni possibili e necessarie per sollecitare l’attenzione del governo sulla lotta allo spreco alimentare e sull’adozione di misure come il ‘reddito alimentare’ che possano sostenere le necessità delle persone meno abbienti, il numero delle quali è purtroppo in netto aumento. Il grande lavoro che svolgono le associazioni del Terzo settore ad Assisi è encomiabile ma chi, se non lo Stato, dovrebbe prendersi la responsabilità di affrontare queste tematiche e farle oggetto di provvedimenti seri e concreti, nonché coordinati con le altre azioni di lotta alla povertà?”.
Come spiega il Pd di Assisi, “L’ ordine del giorno parte da questo presupposto e in particolare dal progetto del “Reddito Alimentare”, un sistema, ideato da Leonardo Cecchi e inserito nel programma elettorale del Partito Democratico alle recenti elezioni, che si pone l’obiettivo di recuperare tutto quel cibo che viene mandato al macero perché invenduto, ma perfettamente commestibile, e redistribuirlo tra coloro che hanno particolare necessità perché in condizioni economiche precarie. Lo stato dovrebbe farsi carico di coordinare tutto il processo col supporto delle istituzioni locali, delle associazioni del Terzo settore e con un eventuale partner logistico da individuare per organizzare il ritiro e lo stoccamento. Necessario è anche sottolineare come i banchi del consiglio comunale fossero quasi praticamente vuoti al momento della discussione (il numero legale è stato garantito per sole due presenze). Un fatto grave a nostro avviso perché queste tematiche meritano una sana e lecita discussione all’interno dei massimi consessi politici. Pensiamo che la politica abbia il dovere di occuparsi di queste tematiche trasversalmente, andando oltre qualsiasi credo o qualsiasi colore che possa distinguere maggioranza e opposizione o comunque due modi di pensare diversi e distanti. Non a caso il documento porta la firma di tutta la maggioranza di centrosinistra: la lotta alla disuguaglianza è un tema centrale ed è necessario sollecitare riflessioni a tutti i livelli perché i nostri concittadini che si trovano a dover affrontare vecchie e nuove povertà abbiamo risposte concrete alle proprie difficoltà”.
Dal Pd regionale arrivano i complimenti del consigliere Tommaso Bori: “Un plauso alla maggioranza di Assisi che, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, ha approvato l’atto per sollecitare il Governo nella lotta allo spreco alimentare e all’attuazione di misure di buone pratiche come quelle del reddito alimentare”, scrive Bori, ricordando che la proposta è “anche all’attenzione dell’Assemblea legislativa, che sembra paralizzata da una destra non così coesa come si vuole dare a vedere”. “La proposta votata dal Consiglio comunale di Assisi – spiega Bori – fa riferimento a quella inserita all’interno del programma del Partito democratico, ideata da Leonardo Cecchi e che è risultata la più sostenuta a livello nazionale nel percorso delle Agorà. L’obiettivo è quello di recuperare tutto quel cibo che viene mandato al macero perché invenduto, ma perfettamente commestibile, e redistribuirlo tra coloro che hanno particolare necessità perché in condizioni economiche precarie. Lo Stato dovrebbe farsi carico di coordinare tutto il processo col supporto delle istituzioni locali, delle associazioni del Terzo settore e con un eventuale partner logistico da individuare per organizzare il ritiro e lo stoccaggio”. “Da stigmatizzare le assenze all’interno del Consiglio comunale di Assisi – prosegue Tommaso Bori – segno tangibile che l’interesse nei confronti degli ultimi, degli svantaggiati e dei più deboli non è proprio di tutte le forze politiche e che anzi, alcune, li cavalcano e strumentalizzano a seconda delle necessità. La politica invece deve occuparsi di questi temi, e dovrebbe farlo in maniera trasversale, andando oltre le dinamiche di maggioranza – opposizione. Non possono esistere differenze sull’aiuto ai più deboli. Molto bene che la lotta alla povertà parta con questo impulso dal territorio, riprendendo proposte come questa del Reddito alimentare, che è stata la più votata dalle Agorà nazionali”.
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