La decisione di sostituire con l’asfalto i sampietrini a Piazza S. Pietro a Petrignano continua a non piacere all’ex consigliere Rino Freddii, che si dice non convinto e perplesso sulla necessità e l’urgenza dell’intervento e anzi fa alcune domande alla consigliera provinciale Erika Borghesi del Pd che aveva motivato l’intervento.
“La consigliera parla di sicurezza, tesi senza dubbio di sicura presa ed in grado per questo di convincere molti, ma che non è supportata da nessun documento ufficiale. Non risulta agli atti – sostiene Rino Freddii – nessuna relazione dell’Ufficio Tecnico Comunale o della Polizia Municipale con la quale viene segnalata la pericolosità dei sampietrini, come non risulta che si siano verificati recentemente degli episodi di pericolo, tanto è vero che la stessa Borghesi scrive di ‘piccoli mattoncini divelti in passato dal traffico pesante’ (da anni è vietato l’accesso dei mezzi pesanti al centro della frazione)”.
“Inoltre – scrive ancora Rino Fredddi – se davvero in Provincia si riteneva a rischio l’incolumità delle persone, perché si sono aspettati 10 anni per intervenire? Perché non si rendono pubbliche le eventuali responsabilità? Senza tanti giri di parole, le ipotesi in campo sono due: o, come sembra sostenere l’Amministrazione Provinciale, la pavimentazione di 10 anni fa è stata progettata e/o realizzata con un’imperizia tale da rappresentare sin dall’inizio un pericolo per le persone, oppure, come ritengo personalmente, c’è stata un’inesattezza di valutazione e l’intervento di questi giorni è sovradimensionato rispetto alle reali esigenze”.
Per Rino Freddii, in ogni caso, “In ambedue i casi comunque, in aggiunta al disagio per i residenti e le attività, c’è un evidente sperpero di denaro pubblico di cui qualcuno dovrà rendere conto. Mi auguro pertanto che quei consiglieri provinciali e comunali amanti della verità presentino delle interpellanze ai vertici della propria Amministrazione per approfondire l’argomento ed avere così risposte concrete ed esaustive su chi ha sbagliato, perché non vi è dubbio che l’errore, o in passato od oggi, c’è stato eccome”. L’ex consigliere conclude dando, almeno sotto l’aspetto estetico, “un giudizio totalmente negativo, mentre per rilevare eventuali criticità tecnico-funzionali – scrive – bisogna attendere i mesi necessari alla verifica delle “risposte” della nuova soluzione ai problemi del traffico e a quelli causati dal maltempo”.
© Riproduzione riservata