Quale futuro per lo smaltimento dell’umido? Il consigliere Giorgio Bartolini, in relazione alle notizie apparse sulla stampa della chiusura dell’impianto di compostaggio di Pietramelina e Borgogiglione da parte di Gesenu a seguito degli interventi della magistratura per presunte irregolarità, a cui si è aggiunta l’informazione che attualmente lo smaltimento avviene presso centri ubicati fuori Regione con notevoli costi maggiori, chiede tramite un’interpellanza che non ci siano aumenti della Tari.
“L’interpellanza nasce – scrive Bartolini – dalla notizia che GEST, quale gestore degli impianti ha avanzato pretese di pagamenti ai Comuni per i maggiori costi sostenuti, che appaiono ingiustificati, e considerando che lo smaltimento dell’umido nel nostro Comune rappresenta uno dei tasselli fondamentali del progetto di raccolta differenziata raggiungendo livelli qualitativi e quantificativi importanti”. Per questo il consigliere chiede di conoscere la destinazione di conferimento dell’umido raccolto in questi ultimi giorni; le soluzioni alternative previste in futuro; se si prospettano aumenti di spesa per il Comune “che – sottolinea Bartolini – ricadrebbero sui cittadini per maggiori costi del trasporto per eventuale conferimento fuori regione oppure, come è auspicabile, l’eventuale aumento dovrebbe essere coperto da tagli alle spese di rappresentanza e per i tanti contributi previsti in bilancio, per lo più senza ritorni utili alla cittadinanza. Si fa presente – concude il consigliere a proposito dello smaltimento dell’umido – che la gente è preoccupata in quanto il costo di smaltimento della nettezza urbana in base al contratto effettuato dall’ultima amministrazione di Assisi è già particolarmente gravoso”.
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