Suolo pubblico ad Assisi, commercianti e Comune hanno intavolato un primo dibattito sul problema dell’occupazione del centro storico, mentre la Lega Nord va all’attacco con il coordinatore Stefano Pastorelli.
La giunta, in particolare, ha promesso che incontrerà la Soprintendenza per ottenere maggiore elasticità (a partire da marzo, con il via della stagione turistica), ma ha anche chiesto di riconoscere che in alcuni casi gli esercenti sanzionati non avevano tutte le ragioni (e i permessi). Dopo i controlli della Polizia municipale, con relativa rimozione di sedie, tavoli, pedane e ombrelloni vari, non sono mancate le proteste, per la modalità di ‘esecuzione’ dei controlli ma anche per i tempi di durata delle autorizzazioni dell’occupazione del suolo pubblico, stagionali, da marzo a ottobre. Sabato il sindaco Stefania Proietti e il vicesindaco Valter Stoppini hanno incontrato i commercianti, insieme ai dirigenti Antonio Gentili e Stefano Nodessi Proietti.
“Siamo una giunta nuova – ha sottolineato Stoppini – i regolamenti esistono da prima del nostro arrivo, probabilmente le giunte precedenti non si sono confrontate adeguatamente con Soprintendenza e operatori, ora l’obiettivo è lavorare insieme per risolvere i problemi”. Obiettivo dei commercianti, avere autorizzazioni per l’occupazione suolo pubblico non più stagionali e una maggiore semplificazione visto che per un permesso bisogna rivolgersi a Comune, Soprintendenza e Asl. Proietti e Stoppini hanno spiegato come “con la riorganizzazione degli uffici, per le pratiche ora c’è un solo sportello”, mentre sul secondo punto l’idea è di trovare la ‘quadra’ con la Soprintendenza anche sull’arredo urbano, così da permettere (come in tutti gli altri centri della Regione) l’occupazione del suolo pubblico tutto l’anno. “Un dialogo che era partito ma poi è arrivato il terremoto, con gli uffici della Soprintendenza che hanno avuto temi più urgenti di cui occuparsi – ha concluso Stoppini – ora l’obiettivo è di trovare una soluzione sul tipo di arredo urbano, e in seconda battuta di allungare per tutto l’anno l’occupazione del suolo pubblico”.
Ma la Lega Nord, sul tema del suolo pubblico, va all’attacco: “La giunta ha applicato le normative – scrive Stefano Pastorelli, coordinatore del Carroccio assisano – peccato che tutto questo vada a discapito delle attività già provate dalla crisi, dal periodo di bassa stagione e in ultimo dal terremoto che ha fatto diminuire drasticamente le prenotazioni turistiche. La giunta si è indignata con la cattiva informazione mediatica per il danno indiretto del sisma, ma poi vediamo che si rifiuta di chiudere un occhio applicando alla lettera qualcosa che crea ai commercianti il danno sul danno… tutto ciò ci sembra molto incoerente”
Pastorelli ricorda come “Persino le passate amministrazioni dai tempi di Giorgio Bartolini, sono sempre venute incontro alle attività del centro storico comprendendo la situazione della bassa stagione. Sarebbe stato più coerente – sostiene il coordinatore del Carroccio – se i commercianti interessati fossero stati convocati ad un tavolo per discutere e rivedere insieme la situazione del suolo pubblico in centro, eliminando l’arredo urbano selvaggio attuale (che in alcuni casi oltre ad essere antiestetico, a volte crea intralcio alla circolazione pedonale e non) per dare ad Assisi un aspetto gradevole ed ordinato, lasciando alle attività la possibilità di poter continuare ad offrire un servizio agli ormai pochi clienti. Invece di eliminare sarebbe stata l’occasione di rivedere e migliorare ma certamente non per creare ulteriori disagi a chi poi deve scegliere tra pagare le tasse o chiudere la saracinesca. Invece no, in nome della tanto sbandierata legalità, Assisi è diventata una città vuota”.
Per il responsabile della Lega Nord Assisi, “È inutile correre dietro a chi crea danni indiretti se poi chi viene non può neanche sedersi al tavolino di un bar per bere una consumazione. Il PD dopo aver chiuso e desertificato Perugia sta facendo lo stesso anche qui: i commercianti trovano sempre più difficile andare avanti in un momento come questo. La città è chiusa per i turisti che non trovano servizi basilari e ai residenti, ma si accolgono a braccia aperte extracomunitari che usano il loro permesso di soggiorno provvisorio (in quanto richiedenti asilo), per spacciare stupefacenti e delinquere. Possiamo solo ringraziare le forze dell’ordine che ci tutelano svolgendo al meglio delle possibilità il proprio lavoro, saremmo molto più felici se anche il PD di Assisi invece di contribuire a svuotare la nostra città, cercasse di renderla più sicura, vivibile (con scelta di servizi offerti) e di conseguenza più appetibile dall’esterno”.
© Riproduzione riservata