Antonio Lunghi e Ivano Bocchini di Uniti per Assisi spiegano perché hanno chiesto di rivedere le misure di sicurezza poste agli accessi delle due Basiliche Patriarcali: “La richesta – è scritto in una nota – parte da una cosiderazione oggettiva: il crollo degli arrivi nella nostra città a seguito degli eventi calamitosi succedutesi al 24 agosto di quest’anno, che non hanno causato danni rilevanti al nostro patrimonio ma hanno determinato ripercussioni gravi al settore dell’accoglienza, motore della nostra economia e non solo. Su questo tema si è acceso un dibattito all’interno delle realtà economiche e sociali del nostro territorio e l’amministrazione, devo riconoscere, prontamente ha organizzato una serie di incontri“.
“Non si intravvede però ad oggi – scrivono ancora i due consiglieri di Uniti per Assisi – un progetto complessivo e chiaro su come affrontare questa situazione che sicuramente perdurerà per tutto il 2017. Ritengo che le iniziative da mettere in atto non possono che essere assonanti a quello che è Assisi, il luogo per eccellenza della Misericordia ed il luogo privilegiato dove le religioni e le culture di questo nostro “grande” ma al contempo ‘piccolo’ mondo si possano incontrare. Come ogni persona porta indelebile i segni della sua storia così sono le città. Ogni città ha un’anima e questo è vero soprattuto per Assisi. Papa Francesco nella lettera apostolica ‘Misericordia et Misera’, pubblica proprio domenica scorsa, ci invita a “dare spazio alla fantasia della misericordia per dare vita a tante nuove opere, frutto della grazia”
“Per questo – conclude la nota dei due esponenti di Uniti per Assisi – è necessario dare un segno visivo a questo messaggio e l’eliminazione delle barriere di accesso alle due Basiliche, anche se supportate da motivi oggettivi di sicurezza, lo sono in maniera evidente. Ma, al di là di questa inziativa, occorre aprire un serio dibattito con tutti quei soggetti, che non coincidono solo con gli operatori economici, che sono fortemente interessati a quello che Assisi oggi rappresenta. E prima di prendere qualciasi iniziativa pensiamoci due volte che un pò di prudenza non guasta mai”.
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