“Preghiamo e affidiamo l’anima di Fidel Castro al Dio della pace e della fraternità. Allo stesso tempo affidiamo il popolo cubano all’intercessione di San Francesco che è nel loro cuore, nella loro anima, nella loro vita. Quest’isola negli anni è diventata come Assisi ponte di pace”.
E’ quanto rende noto il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi padre Enzo Fortunato, dopo la scomparsa di Fidel Alejandro Castro Ruz. “Ricordo quando il leader cubano arrivò a Roma nel novembre del 1996 – prosegue la nota – l’unico religioso che lo incontrò fu il nostro frate del Sacro Convento di Assisi padre Nicola Giandomenico, l’allora direttore della rivista San Francesco. Con grande commozione penso a quell’incontro e a quello che mi disse padre Nicola che aveva invitato Fidel Castro “ad affrontare il futuro con il cuore” e a rendersi protagonista di apertura e non di chiusura. Sono certo che anche quell’incontro – conclude Padre Enzo Fortunato – sia stato un seme importante, tra i tanti messi in campo in questi anni per raggiungere la libertà e la fraternità”.
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