Perché Assisi attinge alle graduatorie di un Comune del Trasimeno per assumere vigili urbani? Se lo chiede il consigliere di minoranza Emidio Fioroni, secondo cui “l’amministrazione comunale di Assisi assumerà due vigili urbani attingendo ad una vecchia graduatoria dell’anno 2011 di un altro comune (Tuoro sul Trasimeno), voluta dal
sindaco Proietti e dagli assessori Stoppini, Cavallucci e Pettirossi. Che questa Amministrazione di sinistra sostenuta dal PD sia sempre stata nullafacente ed assopita è – secondo Fioroni – un fatto noto a tutti i cittadini, ma che addirittura non riesca ad espletare un concorso interno per vigili urbani al quale avrebbero potuto partecipare anche giovani del luogo è un fatto che colpisce. Mai era avvenuta una cosa del genere negli anni passati!”.
Fioroni ricorda che, oltre ai vigili urbani ‘stranieri’, che il sindaco ha anche chiamato come assessori “due persone da fuori comune come Guarducci da Perugia (Turismo) che non ha mai fatto nulla se non spendere soldi per manifestazioni alle quali nessuno ha partecipato; e Rota da Milano (Forma, Rigenerazione Sostenibile della Città, del Sistema Ecoculturale e del Paesaggio) che da quando è stato eletto da Agosto 2017 si è visto soltanto tre volte in comune e non si sa bene la sua mansione. Il primo si è dimesso dalla carica affidatagli mentre il secondo si vocifera che abbia presentato le dimissioni che sono da diverso tempo sulla scrivania del Sindaco in attesa di risposta, lasciando l’amministrazione in uno stato di caos, con le cariche in mano al Sindaco che non riesce a gestirle tutte. Purtroppo – scrive Fioroni i sorrisi e gli annunci senza alcun esito come “da Assisi cambieremo il mondo con soluzioni innovative e rivoluzionarie” sono inutili se poi all’interno del territorio comunale non si riescono a chiudere le buche delle strade ridotte ormai a groviera come Via Los Angeles o nelle frazioni, o a verniciare qualche palo dell’illuminazione pubblica arrugginito, tra l’altro nelle vie più transitate dai turisti. Si spendono invece alcune centinaia di migliaia di euro per manifestazioni che vanno a vuoto per l’incapacità dell’amministrazione nel gestirle e i cittadini pagano.
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