Non si ferma la polemica sulla Zrc Valle dei monasteri, istituita dalla regione Umbria su tutta la pianura tra Bastia, S. Maria, Rivotorto e Assisi con una porzione considerevole ricompresa all’interno della perimetrazione dell’area naturale protetta regionale del monte Subasio.
Nel Consiglio Comunale di Assisi del 22 luglio in risposta all’interrogazione dei consiglieri di opposizione sull’istituzione della zona ripopolamento e cattura ZRC Valle dei Monasteri – si legge in una nota dell’ex assessore Eraldo Martelli – alle domande illustrate dal consigliere Stefano Apostolico se la Regione avesse chiesto il nulla osta all’ente gestore del parco (da un anno associazione dei comuni di Assisi, Spello, Valtopina e Nocera) e se lo stesso ne avesse verificato la compatibilità con le previsioni dei propri piani e del regolamento, la sindaca di Assisi, presidente della Provincia oltre che primo referente dell’ente gestore del Parco del Subasio poiché Assisi ne è il capofila, ha affermato che la Regione non era tenuta a chiedere il parere al nuovo soggetto gestore; sempre dalla Regione è stata informata che la ZRC nel parco è compatibile con i piani e il regolamento del parco vigenti. La prima cittadina ha aggiunto che se poi L’ATC (ambito territoriale di caccia, organismo di gestione faunistica del territorio a caccia programmata) vorrà gestire anche la parte di territorio inserita nel parco dovrà avanzarne richiesta al gestore del Parco”.
Ma la sindaca, per Martelli, ha preso queste informazioni dalla Regione “ossia l’ente che avrebbe dovuto chiedere il nulla osta al Parco. Veramente curioso vedere la sindaca assisana in perenne campagna elettorale, sempre pronta a scagliarsi, spesso immotivatamente , contro la Regione proprio su questa vicenda caratterizzata da una evidente inadempienza, schierata fiduciosa in difesa sulle tesi regionali piuttosto che difendere il ruolo gestionale del Parco. Sullo stesso argomento era stata presentata in Regione da parte del capogruppo della Lega in consiglio regionale Stefano Pastorelli analoga interrogazione alla quale l’assessore competente ha risposto non citando le più che motivate comunicazioni di contrarietà alla istituzione della ZRC inviategli da sezioni comunali, associazioni provinciali venatorie, non rispondendo neanche alle loro richieste di sopralluoghi congiunti per valutarne le problematiche, affermando altresì genericamente che la Regione ha rispettato tutte le procedure omettendo però di dire che non era stato chiesto il nulla osta al parco del Subasio. Strana coincidenza questa univocità di vedute, prove tecniche di astruse alleanze in vista delle prossime elezioni regionali?”.
Martelli si dice “veramente stupito dalla risposta della sindaca, solitamente molto attenta alle problematiche ambientali, al parco e al rispetto delle procedure amministrative almeno a parole. Le risposte fornite, affidandosi ad altri, di fatto significano l’abdicazione dal proprio compito che era quello di verificare se andava richiesto il nulla osta e se i piani e il regolamento del parco vigenti e preadottati contengono la previsione di ZRC Valle dei Monasteri all’interno del perimetro dell’area protetta. Se per i troppi ruoli rivestiti non le rimane il tempo per vigilare e controllare che altri non commettano soprusi rispetto alle sue competenze – conclude Martelli – le suggerisco di consultare la normativa nazionale e regionale sui parchi ( n.394 del 6-12-91 art. 11, 12, 13 e L.R. n. 9 del3-5-95 art. 12, 14, ) cosi potrà comprendere meglio le funzioni dell’ente gestore del parco e che il nulla osta andava chiesto. Infine, oltre a ricordare alla nostra prima cittadina che le citate normative conferiscono direttamente al soggetto gestore tutte le funzioni gestionali inerenti gli aspetti faunistici, la informo che nei piani e regolamenti vigenti e in quelli preadottati non vi è menzione sulla possibilità di istituzione di ZRC, se pur previste da altre leggi o piani di settore, potrà rilevare dalle leggi citate che, se non prevista dai piani del parco, qualsivoglia iniziativa non è attuabile in quanto i piani e il regolamento del parco prevalgono su altre normative e strumenti di programmazione. Pertanto nel rispetto dei ruoli tra istituzioni la invito a chiedere alla Regione la revoca dell’atto istitutivo”.
Foto di Achim Ruhnau | Unsplash
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