“Ero uno studente universitario del corso di laurea dell’Università degli studi di Perugia, in Attività di Protezione civile a Foligno, quando ho sentito più forte la mia vocazione”. Racconta così il suo percorso religioso don Simone Petrosino (il primo alla sinistra del vescovo nella foto fornita dall’Ufficio stampa della Diocesi, ndr). Il giovane, domenica 15 settembre alle ore 17 nella cattedrale di san Rufino, riceverà l’ordinazione presbiterale. Avverrà per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino nella cerimonia che vedrà la consegna del piano pastorale da parte dello stesso vescovo.
Don Simone Petrosino, che ha 29 anni ed è originario di Sigillo, ha continuato il proprio cammino di fede nel Pontificio Seminario regionale umbro. “Dopo la chiamata – racconta ancora don Simone – ho accresciuto il mio impegno in parrocchia. Questo impegno, insieme agli studi in Seminario mi hanno aiutato a comprendere quale era la mia strada”. Il neo sacerdote Don Simone Petrosino presiederà la prima santa messa solenne domenica 22 settembre alle ore 17.30 nella chiesa di Sant’Andrea apostolo a Sigillo.
Con l’ordinazione di Don Simone Petrosino, salgono a 51 i presbiteri della diocesi. La cerimonia conclude la due giorni dell’assemblea diocesana 2019 che si è aperta sabato 14 settembre alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. “Mettiamoci insieme per ascoltare cosa lo spirito di Dio dice alle nostre diocesi e superiamo i particolarismi perché le differenze non sono necessariamente un problema, ma una ricchezza”. Lo ha detto monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto – Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra, intervenendo, sabato mattina 14 settembre, all’assemblea diocesana che si è svolta alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. Nella sua relazione monsignor Boccardo ha illustrato le motivazioni, gli obiettivi, i temi e le modalità che hanno portato alla convocazione della prossima assemblea ecclesiale regionale, in programma a Foligno il 18 e 19 ottobre prossimi.
La due giorni, organizzata in sette tavoli di lavoro, come spiegato da monsignor Boccardo “vuole essere uno sguardo amoroso rivolto alle nostre Chiese; uno sguardo non ansioso, rassegnato o ingenuo, ma coraggioso e capace di guardare al futuro”. Le finalità, sottolineate dal presidente della Ceu, sono quelle di delineare un processo che tenga conto della difficoltà del momento e di “fare dello stile e mentalità sinodale un modo e un metodo del nostro essere ‘Chiesa in missione’, al servizio della gioia del Vangelo tra la gente del nostro territorio. L’assemblea ecclesiale – ha aggiunto – dovrà essere occasione per un evento dello Spirito, cioè di autentica esperienza spirituale ed ecclesiale in cui tutti sono protagonisti. E lo sarà in tre momenti diversi e complementari: nella preghiera, nel discernimento spirituale e pastorale, nella comunione. l’Assemblea si celebra in “stile sinodale”, cioè pregando insieme, pensando insieme, progettando insieme, lavorando insieme”.
Dopo l’intervento del presidente della Ceu si è svolta la tavola rotonda con la partecipazione di due religiosi, padre Alfredo Avallone, frate minore conventuale e suor Patricia Paola Pennese, religiosa delle Suore francescane missionarie di Assisi, e di una coppia di Valfabbrica Catia Santioni e Giuseppe Mancini sposati dal 2005 con tre figli, che hanno parlato della loro esperienza sul senso della preghiera. Al termine della tavola rotonda il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino, ha chiuso l’incontro anticipando le linee guida del nuovo piano pastorale del terzo anno della liturgia dedicato ai sacramentali, pietà popolare e preghiera personale. Ha tra l’altro annunciato la creazione di una Scuola di preghiera all’Istituto Serafico oltre alla scuola di Bibbia e vita cristiana che continuerà anche quest’anno; una migliore organizzazione del calendario diocesano; e sottolineato la necessità di utilizzare al massimo i moderni strumenti di comunicazione per essere in sinodalità.
© Riproduzione riservata

