Sono stati molti gli iscritti all’Università della Terza età di Assisi che, giovedì 14 dicembre, hanno partecipato alla lezione del corso di studi accademici che, come da programma, si è svolta nella sala della Spogliazione del Palazzo vescovile ed è stata tenuta dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino.
Una visita di studio durante la quale il vescovo ha parlato approfonditamente del gesto della Spogliazione compiuto da Francesco e dell’importanza della figura del vescovo Guido per avere colto in esso tutta la sua profondità. Parlando del Santuario della Spogliazione e della provvidenziale ispirazione che egli ha avuto di erigerlo, monsignor Sorrentino ha spiegato che “ci troviamo in un contesto il quale costituisce la perla che per varie circostanze è rimasta per 800 anni un po’ nascosta, il Santuario in cui Francesco appare come il giovane di questa città. Questo è il momento – ha aggiunto – in cui la città di Assisi si può ritrovare in qualcosa di veramente suo. Assisi e Francesco, un binomio inscindibile, due parole che si richiamano”.
Agli alunni dell’Università della Terza età di Assisi, Monsignor Sorrentino ha poi parlato del progetto di riscoprire il palazzo come era una volta. “Il Vescovado – ha detto – è stato testimone di questo evento. Quello che ha fatto Francesco è una professione religiosa fatta in maniera spettacolare. Qui ci troviamo di fronte alla perla delle perle. La Spogliazione è un concetto essenziale per poterci mettere in rapporto non solo con Dio, ma in rapporto reciproco tra noi”. Infine il vescovo ha illustrato tutto il programma iconografico della sala della Spogliazione.
Il presidente dell’Università della Terza età di Assisi, Massimo Zubboli, ha dimostrato la sua gratitudine per l’approfondita lezione tenuta da monsignor Sorrentino. “È un piacere essere stati illuminati dal vescovo – ha dichiarato il presidente -. L’argomento trattato è entrato a far parte degli eventi della terza età. Riteniamo che questo intervento è il più significativo tra quelli da noi finora vissuti e speriamo possa essere l’inizio di una serie di futuri incontri sul francescanesimo”. Al termine della lezione è stata consegnata al vescovo una stampa di una copia della pergamena della benedizione di San Francesco fatta riprodurre dalla famiglia Modestini alla tipografia Alteroca di Terni.
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