Un nuovo e ambizioso progetto finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia viene alla luce: la realizzazione di una struttura a valenza residenziale per anziani autosufficienti in Assisi nella Palazzina Costanzi, in via Metastasio 8, di proprietà dell’Asp Casa di riposo Andrea Rossi. La struttura, a bassa integrazione sanitaria, ha avuto un costo di duecentomila euro e vuole essere una risposta assistenziale sia per l’anziano solo che vuole continuare a vivere nel proprio tessuto sociale, che per l’anziano non più in grado di gestire la propria vita in autonomia.
Ieri la presentazione del progetto alla Palazzina Costanzi. Per il presidente della casa di riposo, Alessio Allegrucci “essa vuole rispondere ai bisogni della persona anziana autosufficiente e della sua famiglia per contrastare i processi di allontanamento dal proprio ambiente; la nuova residenza è caratterizzata da una struttura familiare, con bassa capacità di accoglienza (15 posti letti suddivisi in varie tipologie di camere), bassa intensità assistenziale e flessibilità nella fruizione del servizio, con l’obiettivo di sostenere una dimensione di vita autonoma garantendo protezione assistenziale e promuovendo l’integrazione sociale nella comunità di riferimento, anche attraverso occasioni di vita comunitaria”. L’immobile, i cui lavori di ristrutturazione si erano conclusi nell’anno 2013, era di fatto inutilizzabile perché ancora privo di impianti tecnologici di riscaldamento, impianto termico, sanitari e illuminazione oltre che arredi”.
“Ora la Palazzina Costanzi sarà destinata alla residenzialità per le persone anziane autosufficienti o con lievi disautonomie e avviare il nuovo progetto; la sede risponde alle caratteristiche che la struttura deve possedere ai sensi della vigente regolamentazione regionale: struttura ubicata in luoghi abitati, facilmente raggiungibile con l’uso di mezzi pubblici, comunque tale da permettere la partecipazione degli utenti alla vita sociale del territorio e facilitare le visite agli ospiti. “Le numerose difficoltà derivate dall’emergenza Covid-19 – conclude Allegrucci – non hanno distolto l’ASP Casa di Riposo “Andrea Rossi” dal suo obiettivo principale che è l’attenzione primaria verso gli anziani fragili e il loro rapporto con il territorio. Ci auguriamo che l’inaugurazione di questa nuova struttura rappresenti un ulteriore segno di speranza per tutta la nostra comunità”.
E dopo l’inaugurazione della Palazzina Costanzi Assisi Domani chiede di “ripensare una modalità assistenziale più ‘lenta’, tarata secondo i ritmi degli anziani piuttosto che su esigenze organizzative e considerando anche le necessità delle persone che vi lavorano. I familiari in questo periodo si sono resi conto dell’importanza di stare vicino e di partecipare alla vita dei loro congiunti: il collegamento con le famiglie è importante sia per il benessere degli anziani che dei loro familiari. La pandemia ha dimostrato inoltre che la Casa di Riposo garantisce un servizio importante a cavallo tra ospedale, residenza sanitaria assistita e medicina territoriale; un collegamento che va sicuramente potenziato e implementato. La Casa di Riposo è bene precisare che ospita persone che non potrebbero essere assistite a domicilio neanche in presenza di ottimi servizi domiciliari e dunque svolge una funzione che è quella di un servizio socio sanitario che è determinante nel sistema sanitario del nostro territorio. Questo ruolo sarà sempre più essenziale sia per la crisi della famiglia tradizionale sia per l’aumento della popolazione anziana rappresentata sempre più da persone fragili”.
“Si rende quindi necessario un nuovo edificio progettato e realizzato per la funzione specifica che deve svolgere, con particolare attenzione alla qualità dell’ambiente intesa nel senso più ampio del termine, collocato in un’area facilmente raggiungibile con spazi esterni ed interni che possano offrire anche servizi semi residenziali a ciclo diurno volti a fornire sostegno e sollievo all’assistito e alle loro famiglie anche al fine di evitare o quantomeno ritardare l’istituzionalizzazione della persona . Questi servizi potrebbero avere una funzione di protezione sociale ma anche di prevenzione e cura perseguendo finalità riabilitative educative e di socializzazione con aumento o mantenimento delle abilità residue. Tutto questo si potrà realizzare esclusivamente attraverso l’integrazione con servizi territoriali offerti dalla ASL. La collocazione nel centro storico della casa di riposo è stata per molti anni un valore aggiunto per la presenza di ospiti autosufficienti in grado di goderne autonomamente i servizi offerti dalla città . Da alcuni anni la quasi totalità degli ospiti non è autosufficiente . A ciò si aggiunge la difficoltà di raggiungere la struttura da parte dei familiari e dei visitatori. Una nuova struttura permetterebbe inoltre un ampliamento degli attuali 56 posti letto che potrebbero essere destinati per ricoveri brevi di ‘sollievo’ favorendo la permanenza della persona nel proprio domicilio salvaguardando il benessere e la salute complessiva dell’intero nucleo familiare. Una struttura moderna e funzionale consentirebbe agli operatori di dedicare più tempo al contatto con gli ospiti, un miglior ambiente di lavoro confortevole significa miglior assistenza agli anziani e quindi un miglioramento della qualità di vita degli ospiti , della qualità di vita degli operatori e la soddisfazione dei familiari”. “Appare dunque chiara la necessità per la Casa di Riposo – conclude Assisi Domani . di sviluppare l’integrazione e collaborazione con i servizi sanitari e quelli offerti dal privato sociale e di promuovere la costruzione dei rapporti diretti sul piano istituzionale. In particolare con la Regione dell’Umbria che la Casa di Riposo non ha certo sentito di avere un sostegno adeguato. Il rafforzamento degli interventi diretti alla protezione di soggetti fragili o nuclei familiari o singoli che per condizioni di vita o di salute non sono in grado di far fronte alle proprie esigenze sarà sempre più un obiettivo primario”.
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