Grande festa ad Assisi per San Rufino 2020: le celebrazioni sono iniziate ieri, martedì 11 agosto alle ore 21 con la veglia di preghiera e la processione per le vie della città, con annessa benedizione da Piazza del Comune.
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Nella giornata di oggi la messa solenne delle 11 presieduta dal vescovo Sorrentino. “Ritrovarci qui, anche in maniera contenuta, nella festa del nostro patrono San Rufino significa che iniziamo a camminare. La nostra città oggi così piena di pellegrini e turisti ci dice che con noi tanti vogliono ricominciare a camminare”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, all’inizio della concelebrazione eucaristica nella solennità del patrono San Rufino, presieduta mercoledì mattina 12 agosto nella cattedrale di Assisi e concelebrata dal vicario generale don Jean Claude Kossi Anani Djidonou Hazoumé e dal parroco don Cesare Provenzi, priore della cattedrale di San Rufino e vicario episcopale per l’economia.
“È bello ritrovarci qui intorno all’altare del Signore – ha aggiunto il vescovo all’inizio della celebrazione d San Rufino 2020 – perché una ripartenza deve essere ben studiata non soltanto sotto il profilo sanitario, economico e sociale, ma anche e soprattutto sotto il profilo spirituale. Quello che ormai da mesi viviamo e che in altre parti del mondo si sta vivendo ancora con grande severità è qualcosa che ci fa riflettere, ci fa guardare avanti, ma ci pone anche il problema di come camminare e di dove andare. San Rufino con la sua memoria sempre viva e attuale, nostro patrono e fondatore della nostra comunità, viene a darci un’indicazione di vita che dobbiamo raccogliere con tutto il cuore”.
Il canto dall’assemblea è stato animato dalla Cappella musicale di San Rufino. Presenti il clero diocesano, le autorità civili e militari e i fedeli che hanno partecipato con spirito di grande devozione non solo alla solennità del Santo Patrono ma alla due giorni di festeggiamenti svoltasi anche nel segno di Santa Chiara. Soffermandosi sulla figura di San Rufino, Sorrentino ha spiegato come reinterpretare, rileggere la sua fisionomia mettendolo nel contesto del nostro tempo. In riferimento ai tre grandi aspetti che contraddistinguono il patrono di Assisi ha affermato che “egli è stato un grande evangelizzatore, il costruttore di comunità e il martire. La bella notizia che Rufino ha portato è che c’è una verità. Una delle cose che troviamo nel Vangelo di Gesù è questa Parola ‘Io sono la via, la verità e la vita’”. La celebrazione è proseguita con l’offerta dei doni da parte del sindaco di Assisi, Stefania Proietti. Oltre ai fiori e ai ceri è stata consegnata un’offerta dell’amministrazione comunale per la parrocchia di San Rufino, per i bisogni dei poveri e della comunità.
A conclusione della due giorni della Solennità di Santa Chiara e San Rufino 2020, mercoledì 12 agosto alle 21 in cattedrale, si terrà il concerto in onore del Santo patrono a cura della Cappella musicale di San Rufino.
FOTO © Mauro Berti – Assisinews
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