Hanno fatto tappa anche al Museo della Memoria, Assisi 1943-1944 i partecipanti alla “Scalata al Tricolore” l’evento ciclistico che si terrà il 23 settembre e organizzato dall’Ancri (Associazione nazionale Insigniti Ordine al Merito Repubblica Italiana) sezione di Foligno-Valle Umbra, e da La Francescana Ciclostorica a.s.d. inserito nel programma delle iniziative previste per le giornate de La Francescana, in scena fino al 24 settembre. Tra la partenza e il ritorno a Foligno, da Palazzo Trinci in piazza della Repubblica a Foligno, anche la sosta al Museo della Memoria, all’interno del Santuario della Spogliazione. Ad accompagnare i partecipanti, i campioni benemeriti del ciclismo: Roberta Amadeo (campionessa mondiale di handbike), Gianni Bugno (campione del mondo di ciclismo) e Claudio Chiappucci (campione di ciclismo).
“Siamo cresciuti sull’esempio di Bartali e ancora oggi la sua storia di uomo e campione è viva nel nostro cuore”, le parole di Bugno, Chiappucci e Amadeo, protagonisti della “Scalata al tricolore”; ad accogliere i campioni benemeriti del ciclismo e i circa quaranta altri partecipanti tra cui Luca Panichi, c’erano il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, la responsabile del Museo, Marina Rosati, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti e la nipote del campione toscano, Gioia Bartali.
È stata proprio Gioia a ricordare la figura del nonno, le sue frasi più belle, il suo “amore per lo sport come strumento di sacrificio e di preghiera” e il decimo anniversario della proclamazione di Giusto tra le Nazioni per aver salvato tanti ebrei, che cadeva proprio sabato. Dopo saluti, interventi e consegna dei doni da parte di Gianluca Insinga, presidente Ancri (Associazione nazionale Insigniti Ordine al Merito Repubblica Italiana) sezione di Foligno-Valle Umbra che, insieme alla Francescana e al Comune di Foligno hanno organizzato l’evento, i presenti sono stati guidati da Rosati alla scoperta del Museo e alla visita alla cappellina di Bartali che è parte integrante del percorso espositivo come la bicicletta con la quale è arrivato secondo al Tour de France.
“Siamo ben lieti di accogliere gli amici della Francescana, il presidente Luca Radi e questi campioni benemeriti del ciclismo italiano”, le parole di Rosati, che ha ricordato la presenza nel museo della Cappellina di Bartali e della bici con cui il Campione arrivò secondo al Tour nel 1949. “Dal luglio scorso, quando il collezionista Gianfranco Trevisan ce l’ha donata – sottolinea Rosati – in tanti sono venuti qui per vederla, ammirarla e conoscere le eroiche imprese di Bartali e di tutta la rete clandestina che salvò centinaia di ebrei qui in Assisi e a Firenze. È una bella storia che non ci stancheremo mai di raccontare e far conoscere. Per questo siamo ripartiti, proprio in questi giorni, con la nuova programmazione didattica per le scuole con nuovi progetti, laboratori e visite guidate”.
FOTO © Mauro Berti – Gruppo Editoriale Assisi News
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