Domenica 29 luglio l’umbro Luca Mancinelli Degli Esposti ha realizzato una grande impresa … ha partecipato all’IRONMAN DI ZURIGO, una gara non solo sul terreno ma soprattutto con se stesso. Lo annuncia il consigliere Luigi Bastianini, che si complimenta con l’atleta per aver partecipato a una delle 25 gare internazionali che si tengono durante l’anno in giro per il mondo, di questa impegnativa disciplina, nata alle Hawaii. Quasi 4 km di nuoto sul lago, 180 km di bici sulle montagne svizzere e 42 km di maratona per la città sotto un sole cocente, forse che mai aveva scaldato così la Svizzera.
La gara inizia alle 6.48 di mattina dopo aver ammirato una splendida alba sul lago, durante la quale i circa 2000 atleti si preparano ansiosi e carichi di adrenalina per affrontare l’enorme impresa, tutti consapevoli che non finirà a breve. Quindi il tuffo nelle fredde acque del lago di Zurigo. Gli italiani su questo sono stati leggermente penalizzati, visto che all’ultimo minuto l’Organizzazione vieta l’uso della muta e la temperatura dell’acqua si aggira intorno ai 24 gradi, non proprio in linea con quella degli specchi lacustri italiani.
Ottiene tuttavia un ottimo risultato comunque per il nuoto, in un’ora e 8 minuti; veloce cambio e si sale in bici per 180 km intorno alla città svizzera, per una tappa degna del tour de France.
I primi 30 km sono lungo il lago, poi km tra le colline verdi e varie serpentine in salita. Poi di nuovo una collina, il cui nome è tutto un programma “Heart break hill”, che tradotto significa “la collina spacca cuore” e che segna la fine del primo dei due giri.
Poi si ricomincia, un altro giro, ancora discesa, salita e ancora discesa.
Durante le pedalate si mangia quanto possibile per non finire le energie e far girare le gambe quasi automaticamente.
Finito il giro in bici si rientra in zona cambio, velocemente si appoggia la bici, si toglie il casco, si calzano scarpe da running, cappello ed occhiali e si riparte immediatamente per la maratona. Non una breve passeggiata per la città ma una completa maratona di 42 km, composta da 4 giri da 10 km. I primi km scorrono tranquilli come se le gambe andassero da sole, ma verso il 20° km le fatiche si sentono tutte e le gambe cominciano a soffrire. Adesso il motore è solo la testa che spinge verso il traguardo, quando gli arti inferiori non si sentono più.
Luca Mancinelli è riuscito ad arrivare al traguardo in 10 ore e 48 minuti interrotti e, per gare del genere, non é assolutamente scontato arrivare alla fine. 34° di categoria (over 45 anni) e 281° overall su 1386 partecipanti, oltre a ca 600 che si sono ritirati durante la gara. “Luca Mancinelli – spiega Bastianini – è arrivato trascinato dalla grinta e dalla voglia di traguardare un obiettivo sognato, sofferto, studiato, preparato da nove mesi. Luca ha sempre amato lo sport sin da bambino per poi diplomarsi Isef e dedicarsi anche professionalmente allo sport, gestendo la piscina comunale di Santa Maria degli Angeli con la cooperativa Azzurra. Lo sport è sempre stato nel suo DNA ed oggi svolge anche l’attività di allenatore della Foligno Triathlon di cui fa anche parte come atleta e con la quale ha partecipato alla gara. Dopo varie gare di triathlon e di mezzo ironman fatte in Italia, la prova più grande di Domenica a Zurigo, che corona un sogno nato per gioco ma che rende pienamente soddisfatti di se stessi. Perché i limiti ci sono, ma si vive ogni giorno per affrontarli e superarli”.
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