Dopo l’assessore regionale Fernanda Cecchini, la proposta dell’Erasmus dedicato alla terza età lanciata dall’assessore ‘assisano’ Eugenio Guarducci trova favorevole anche Gustavo Cuccini, presidente nazionale di Unitre nonché direttore dei corsi e delle attività culturali dell’Unitre di Perugia, e dalla presidente del polo perugino, Rina Pesaresi De Angelis: “L’Erasmus dedicato alla terza età si può fare”.
Per Cuccini, l’Erasmus dedicato alla terza età dovrebbe essere un’occasione di confronto tra tutti i potenziali attori chiamati a trasformare l’idea in realtà. “Quanto ideato da Guarducci – spiega al Corriere dell’Umbria – è certamente interessante. Una regione come l’Umbria si presta perfettamente ad un’iniziativa di questo tipo. Detto questo, però, auspico una cosa: che tutte le parti in causa che potrebbero dare vita ad un simile progetto si incontrino per confrontarsi e capire in che modo si possa passare dalle idee ai fatti. Come presidente nazionale c’è la massima disponibilità a collaborare con i promotori dell’iniziativa. L’Unitre e nello specifico l’università della terza età – aggiunge Cuccini – conta su un serbatoio molto vasto. Siamo presenti a Stoccarda, Zurigo, Buenos Aires, tanto per fare qualche nome. Ripeto, l’idea è ottima ma mi piacerebbe che si creassero i presupposti per un confronto tra tutte le parti in causa per capire come poter realizzare quanto proposto”.
De Angelis definisce “estremamente interessante” l’idea di un Erasmus dedicato alla terza età: “Si potrebbero istituire – dice – delle borse di studio ad hoc ed una convenzione con l’Università degli Studi di Perugia. Credo che non mancherebbe la disponibilità della gente a trasferirsi per un po’ di tempo in Umbria. Sarebbe anche un’opportunità per favorire l’arricchimento culturale delle persone. È bello poter provare a fare qualcosa che faccia di Perugia e dell’Umbria un punto di riferimento per il nostro settore. A questo proposito stiamo studiando di progettare un’ Università della terza età Italia-Estero con sede proprio a Perugia per fare in modo che vi siano ulteriori scambi culturali”.
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