Annullata per quest’anno la Festa dei Ceri 2020 che a Gubbio celebra, ogni 15 maggio, il patrono San’Ubaldo con una tradizione secolare. Un appuntamento al quale la città aveva rinunciato solo in occasione delle due guerre mondiali. La decisione è stata presa, in seguito al protrarsi dell’emergenza Covid, nel corso di una riunione alla quale hanno preso parte tutte le componenti che la organizzano. E ufficializzata dal sindaco Filippo Maria Stirati che ha parlato di scelta “dolorosa e struggente”.
Ad essere annullate sono state anche la Festa dei Ceri Mezzani e di quelli piccoli, che coinvolgono i più giovani. “Aldilà del dirimente aspetto normativo – ha sottolineato il sindaco -, dobbiamo tener conto di chi è deceduto, di chi sta soffrendo per la malattia, di chi è lontano dai propri cari e non può portargli l’ultimo saluto; di tutto questo infatti la Festa dei Ceri 2020 si deve far carico inchinandosi come durante la ‘mostra’ in cui ogni 15 maggio salutiamo con inchini e ‘giratelle’. La sofferenza ed amarezza sono mitigate – scrive il sindaco – dal forte senso di responsabilità che nutro nei confronti di ciascun cittadino e verso il rito festivo in sé che in queste condizioni storiche verrebbe meno delle sue caratteristiche principali ed uniche ispirate al senso di ‘allegrezza’ e di libertà secondo le parole che Papa Celestino III scrisse alla città di Gubbio nella bolla del 5 Marzo 1192”.
“Nell’incontro in videoconferenza – ha aggiunto Stirati – per cui ringrazio per la dedizione e partecipazione S.E. Il Vescovo, il cappellano dei Ceri e tutti i presidenti delle varie associazioni, abbiamo voluto la presenza dei due capitani e dei tre capodieci dell’anno 2020 per affrontare, come popolo cosciente, una questione storica e surreale. È evidente infatti che, come nel secolo scorso, le istituzioni e la comunità eugubina decisero di sospendere la Festa dei Ceri durante i due conflitti mondiali, altresì oggi non possiamo che adottare la medesima scelta di fronte all’epidemia da COVID-19 valutata come un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale divenuta «pandemia» in considerazione dei livelli di diffusività e gravità raggiunti a livello globale”.
“Non è la festa di alcuni – sempre Stirati – perché verrebbe meno lo spirito che la rende unica: è del bambino che guarda con trepidazione e timore le maestose macchine di legno, del vigoroso ceraiolo, della donna che incita la festa e dell’anziano che ricorda alimentando il futuro. Non è la nostra Festa senza un abbraccio, senza un sorriso, senza una spinta, senza una carezza, senza la “pacca” nella muta. Con questa coscienza e nel rispetto di ogni singolo cittadino, assumo insieme alle componenti della Festa la decisione di annullare la Festa dei Ceri 2020 e come rappresentante di Gubbio comunicherò alle Istituzioni governative la nostra scelta maturata dopo aver atteso sino all’ultimo le possibilità e condizioni per svolgere il rito festivo in maniera canonica”.
“Ringrazio per il sostegno e la piena condivisione S.E. Il Vescovo e Don Mirko Orsini per la Diocesi, Fabio Mariani Presidente dell’Università dei Muratori, Lucio Lupini Presidente del Maggio Eugubino, Ubaldo Minelli Presidente della Famiglia dei Santubaldari, Patrick Salciarini Presidente della Famiglia dei ceraioli di San Giorgio, Alfredo Minelli Presidente della famiglia dei Santantoniari nonché i capitani (Eric Nicchi e Paolo Procacci) ed i capodieci (Alessandro Nicchi, Fabio Uccellani, Andrea Tomassini) della Festa”.
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