Le mete turistiche dell’Umbria più ricercate online – almeno su UmbriaTourism – sono Perugia, Assisi e Orvieto. Il sito – secondo i dati resi noti dalla Regione Umbria, Sviluppumbria e operatori privati del settore che hanno dato vita al portale di promocommercializzazione della nostra Regione- vanta “Quasi 700.000 accessi, il 220 per cento in più rispetto al precedente anno, con oltre il 10 per cento degli utenti che hanno generato conversioni (telefonate, richieste, inviato mail, ecc. per le offerte)”.
“I risultati positivi – secondo il vicepresidente della Regione e assessore al turismo Fabio Paparelli – si ricavano anche da altri indicatori quali la sempre più numerosa richiesta di informazioni da parte di utenti/turisti, la richiesta di pubblicazione di contenuti dal territorio, o la citazione del sito in articoli nazionali ed internazionali anche di testate prestigiose. La credibilità, l’autorevolezza e la buona indicizzazione sono alla base di questo risultato. La presenza di offerte nel Portale è però, probabilmente, il principale fattore di successo (i flussi di comportamento degli utenti confermano che gli utenti cercano offerte per concretizzare la loro motivazione di viaggio). Sono oltre 1.000 gli operatori turistici umbri coinvolti – ha sottolineato il vicepresidente -. Operatori da assistere quotidianamente, con cui avere un costante canale di comunicazione per impostare campagne marketing, per comunicare aggiornamenti ma anche per essere aperti alle loro segnalazioni.
D’altra parte il settore “prenotazioni on line”, come dato generale internazionale e nazionale, è in forte crescita e le mete turistiche dell’Umbria devono stare al passo con tutto ciò che cambia. Una trasformazione necessaria: da un lato c’è Sviluppumbria che garantisce assistenza, introduce innovazioni e miglioramenti; dall’altro lato ci sono gli operatori che, se intendono vendere, devono creare più offerte (72 pacchetti, 699 strutture ricettive), offrire servizi in più lingue. Oltre il 66 per cento degli utenti consulta il portale utilizzando il proprio smartphone ed allora è necessario che le prenotazioni con questo strumento siano le più semplici possibile”.
Per Paparelli, “Una Regione piccola come la nostra non ha chance di essere competitiva se non si aggrega, se non fa leva sulla sua compattezza. Anche questo portale tra l’altro ha aiutato l’Umbria ad uscire dalla crisi di arrivi e presenze che si era registrata dal 2016 a causa degli eventi sismici. E le presenze del 2017 (oltre 5milioni e mezzo), sia pure inferiori a quelle del 2015, sono la testimonianza di questa ripresa. Infine – ha aggiunto il vicepresidente – nella prossima programmazione avremo più promozione web e social delle mete turistiche dell’Umbria, accanto alle due grandi campagne tradizionali che si svolgeranno in primavera-estate e in autunno- inverno”.
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