Aggiornamento delle 18.20 e delle 19. Confermata la chiusura delle scuole e delle università in tutta Italia. “Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche da domani al 15 marzo”, ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina parlando a Palazzo Chigi giovedì 5 marzo. “È una decisione di impatto, spero che gli alunni tornino al più presto a scuol, c’è l’impegno perché questo servizio pubblico essenziale continui anche fornito a distanza”. Anche Il Ministro Gaetano Manfredi conferma “sino al 15 marzo è disposta la sospensione delle attività|didattiche e curriculari delle università e delle istituzioni AFAM italiane, le quali nell’esercizio della loro autonomia potranno garantire come già avvenuto in molti atenei la formazione con modalità a distanza. Gli Atenei continuano a|sviluppare tutte le attività di ricerca e a garantire tutti gli altri servizi agli studenti nel rispetto delle disposizioni del Ministero della salute”. Così Giuseppe Conte: “Firmo stasera il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ci saranno norme sulle scuole”.
Articolo originale, il caos sulla chiusura delle scuole e delle università in tutta Italia, Umbria inclusa. Dopo l’ufficialità via Ansa delle 14, – “Scuole ed atenei saranno chiusi da domani e fino a metà marzo”, la scarna comunicazione – arriva la smentita del ministro dell’istruzione Lucia Azzolina. “Nessuna decisione sulla chiusura delle scuole è stata presa, abbiamo chiesto un approfondimento al comitato tecnico-scientifico. La decisione – conclude – arriverà nelle prossime ore”.
L’ipotesi di una chiusura delle scuole in tutte le Regioni d’Italia per quindici giorni già da domani o, al massimo, da lunedì, era emersa intorno all’ora di pranzo. Un’idea i provvedimenti allo studio del Governo per arginare i possibili contagi da Coronavirus. Dovrebbe essere il premier Giuseppe Conte a dare l’annuncio, forse anche nell’incontro con le parti sociali che si svolgerà nel pomeriggio a Palazzo Chigi.
La notizia della possibile chiusura è riportata il quotidiano la Repubblica, che scriveva: “Una strada complessa, che avrebbe costi sociali enormi e che andrebbe spiegata alla popolazione, probabilmente con un intervento pubblico del presidente del Consiglio”. Tra i nodi principali, la necessità di coordinare il rapporto con le Regioni, affidato al ministro Francesco Boccia, in modo da evitare che si proceda in ordine sparso (la competenza sulle scuole è di natura regionale). Alla salvaguardia dell’anno scolastico sta invece lavorando in queste ora la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
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