Dai dati aggiornati alle ore 8 di lunedì 6 aprile, 1253 persone (+14 rispetto a ieri) risultano positive al coronavirus in Umbria, di cui 929 in provincia di Perugia (+4 rispetto a ieri) e 284 in quella di Terni (+9 rispetto a ieri); i guariti sono 84 (+28 rispetto a ieri), di cui 63 provincia di Perugia (+20 rispetto a ieri) e 21 in quella di Terni (+8). Risultano 253 clinicamente guariti (+11), di cui 177(stabile) residenti nella provincia di Perugia e 76 (+11) in quella di Terni. I deceduti sono 44 (+1 rispetto a ieri): 25 (+1) residenti nella provincia di Perugia e 15 (stabile) in quella di Terni, 4 di fuori regione.
Dei 1253 pazienti positivi al coronavirus in Umbria (dei quali 40 provengono da fuori regione) attualmente sono ricoverati in 205 (+1): di questi, 146 (-2) sono residenti nella provincia di Perugia e 50 (+3) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 60 (stabile), 54 (+3) in quello di Terni, 34 (-1) a Città di Castello, 42 (-1) a Pantalla, 5 (invariato) a Orvieto, 10 (invariato) a Foligno. Dei ricoverati, 46 (+1) sono in terapia intensiva, 17 (invariato) nell’ospedale di Perugia, 15 (invariato) in quello di Terni, 7 (+1) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.
Le persone in isolamento domiciliare sono 4482 (-94): di questi, 3708 (-70) sono nella provincia di Perugia e 774 (-24) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 5959 (+296) persone uscite dall’isolamento, di cui 4810 (+240) nella provincia di Perugia e 1149 (+56) in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 8 del 5 aprile, sono stati eseguiti 12573 tamponi (+215) per testare l’ipotesi della positività al coronavirus in Umbria.
(*) I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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A livello nazionale, i dati diffusi alle 18 di domenica dicono che siamo ancora nel picco, ma ci sono tre dati che vanno nella direzione giusta: pur rimanendo un numero inaccettabile, 525, il numero dei morti non era a questi livelli dal 19 marzo, due settimane fa. In più per la prima volta calano le persone ricoverate con sintomi (- 61 unità) e si conferma la flessione dei posti letto occupati in terapia intensiva (valore che è calato sabato per la prima volta), con altri 17 posti che si sono liberati domenica.
C’è un aumento dei malati (ovvero le persone attualmente positive) pari a 2.972 unità (sabato erano stati 2.886). Oggi sono ricoverati in terapia intensiva 3.977 persone. Come accennato, purtroppo resta alto anche il numero delle vittime, che però mostra un rallentamento. Nelle ventiquattr’ore tra sabato e domenica sono morte 525 persone (sabato le vittime erano state 681), arrivando a un totale di decessi 15.887. Anche i guariti restano sugli stessi livelli e raggiungono quota 21.815, per un aumento in 24 ore di 819 unità (tra venerdì e sabato erano state dichiarate guarite 1.238 persone). Netto l’aumento dei guariti negli ultimi giorni e come tendenza.
Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 128.948 (4.316 nuovi contagi rilevati nelle 24 ore tra sabato e domenica, tra venerdì sabato erano stati 4.805). I tamponi fatti domenica sono stati 34.237, un numero più o meno stabile rispetto a ieri (37.375). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 7,8 tamponi fatti, il 12,8%, stabile rispetto a ieri e agli ultimi giorni.
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