Dai dati aggiornati alle ore 8 di martedì 7 aprile, 1263 persone (+ 10 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al coronavirus in Umbria, di cui 933 in provincia di Perugia (+ 4 rispetto a ieri) e 288 in quella di Terni (+ 4 rispetto a ieri). Dei 1263 positivi 42 sono di fuori regione (+2). I guariti sono 89 (+ 5 rispetto a ieri), di cui 67 provincia di Perugia (+ 4rispetto a ieri) e 22 in quella di Terni (+ 1). Risultano 279 clinicamente guariti* (+26), di cui 204 residenti nella provincia di Perugia (+27) e 75 (-1) in quella di Terni.
I deceduti a causa del coronavirus in Umbria sono 49 (+ 5 rispetto a ieri): 28 (+3) residenti nella provincia di Perugia e 17(+2) in quella di Terni, 4 di fuori regione. Dei 1263 pazienti positivi (dei quali 42 provengono da fuori regione) attualmente sono ricoverati in 198 (-7): di questi, 140 (-6) sono residenti nella provincia di Perugia e 49 (-1) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 57 (-3), 52(-2) in quello di Terni, 35 (+1) a Città di Castello, 41(-) a Pantalla, 5 (invariato) a Orvieto, 8 (-2) a Foligno. Dei 198 ricoverati, 41 (-5) sono in terapia intensiva, 13 (-4) nell’ospedale di Perugia, 14 (-1) in quello di Terni, 7 (invariato) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.
Le persone in isolamento domiciliare sono 4284 (-198): di questi, 3628 (-80) sono nella provincia di Perugia e 656 (-118) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 6157 (+198) persone uscite dall’isolamento, di cui 4890 (+80) nella provincia di Perugia e 1267 (+118) in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 8 del 6 aprile, sono stati eseguiti 13274 tamponi (+701) per testare la sospetta positività al coronavirus in Umbria.
(*) I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
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I dati del nuovo bollettino della Protezione Civile alle 18 di ieri parlano di un aumento dei malati (ovvero le persone attualmente positive) pari a 1941 unità (meno dei giorni scorsi, domenica erano stati 2972) ma anche a fronte di un numero più basso di tamponi eseguiti. Calano ancora le persone ricoverate in terapia intensiva: lunedì sono 3898, ovvero 79 meno di domenica. È un calo che si registra per il terzo giorno consecutivo. Mentre resta praticamente stabile il numero di ricoverati con sintomi 28976 persone (27 in più di domenica).
Resta alto anche il numero delle vittime, che torna a salire rispetto alla frenata di domenica. Nelle ventiquattr’ore tra domenica o lunedì sono morte 636 persone (nelle 24 ore precedenti le vittime erano state 525), arrivando a un totale di decessi 16.523. Anche i guariti restano sugli stessi livelli e raggiungono quota 22.837, per un aumento in 24 ore di 1022 unità (domenica erano state dichiarate guarite 819 persone).
Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 132.547 (3599 nuovi contagi rilevati nelle 24 ore tra domenica e lunedì, tra sabato e domenica erano stati 4316) ma i tamponi fatti lunedì sono stati solo 30.271, meno dei giorni scorsi in cui erano stati anche diecimila di più. Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è comunque stabile di 1 malato ogni 8,4 tamponi fatti, il 11,8%.
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