Anche la Regione Umbria ha emesso un’ordinanza contro il coronavirus, dopo un confronto con il Governo nazionale e con gli altri governatori di Regione. Nel cuore verde d’Italia ci sono stati una decina di casi sospetti, tutti risultati negativi, e come già detto la Regione è pronta a mettere in campo “azioni di prevenzione” che riguardano il pubblico, i privati e anche le strutture sanitarie ed è pronta ad affrontare “situazioni diverse” che si dovessero presentare, ossia un’eventuale positività al coronavirus. Ma l’invito generale è di continuare con “la vita normale”, seppur con tutte le cautele del caso e facendo attenzione. Lo ha detto la presidente della Regione, Donatella Tesei, aprendo la conferenza stampa, a palazzo Donini, sede della Giunta regionale, insieme al prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia.
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“Quello che voglio lanciare è un messaggio di ottimismo, ma anche di grande serietà e responsabilità. Siamo pronti ad affrontare situazioni che si dovessero presentare nei prossimi giorni”, ha detto Tesei. “Aiutiamoci tutti a non generare una situazione come quella del post terremoto del 2016. Dopo grande fatica questo era il momento della ripartenza e non dobbiamo ripetere l’errore fatto in passato con l’immagine non giusta che era stata data dell’Umbria”. Tesei ha così voluto rimarcare la sua “preoccupazione” per l’economia e il turismo della regione alla luice della possibile “psicosi” da Coronavirus. E a proposito di economia e turismo, è al momento confermato The Economy of Francesco, l’evento in programma a fine marzo ad Assisi alla presenza di Papa Francesco. La Prefettura che sta predisponendo i piani di sicurezza. Ma dipenderà anche da cosa vorrà fare il Vaticano. “È impossibile dire adesso se l’evento sarà annullato” ha spiegato il prefetto Sgaraglia.
Per Tesei, “occorre far fronte a questa situazione che interessa maggiormente le regioni colpite di più dal virus e che spingono il Pil italiano ma anche una regione come la nostra”. “Forse è vero – ha proseguito – abbiamo fatto qualche tampone in più finora, ma adesso l’obiettivo è quello di aiutare le nostre imprese a comunicare che l”Umbria è visitabile ed aperta”. Tesei ha ricordato quindi di aver chiesto al Governo di intervenire in questo senso, “visto che l’Umbria – ha detto – stava per aprire
la stagione del turismo”, oltre ad annunciare che pure come Giunta “stiamo lavorando con interventi a sostegno di settori e imprese”. “Se siamo uniti ce la faremo e possiamo essere così di stimolo anche per altre regioni” ha sottolineato Tesei per aggiungere infine: “Cerchiamo di vivere la nostra regione e di far vivere le nostre aziende, dando un segnale positivo”.
Per quanto riguarda la quotidianità, al momento le scuole e le università rimangono aperte, anche se scuole e uffici dovranno esporre le informazioni sulle misure di prevenzione rese note dal ministero della Salute. Chi frequenta o ha frequentato zone a rischio (ossia zone dove il coronavirus è realtà) o persone risultate positive deve segnalarlo immediatamente e nelle pubbliche amministrazioni e in aree di accesso a strutture sanitarie devono essere messe a disposizioni soluzioni disinfettante per il lavaggio delle mani. Le aziende di trasporto pubblico devono adottare pulizie di mezzi straordinarie con disinfettanti.
Tesei ha anche richiesto “l’acquisizione strumenti di prevenzione, si adottino misure volte a imporre alle aziende che forniscono questi presidi a fornirli in primis alle regioni che ne hanno più bisogno e comunque a tutti i servizi sanitari della nazione prima di darli ad altri o all’estero”. “Vogliamo tranquillizzare veramente la nostra regione perché noi abbiamo messo in campo da subito il monitoraggio e gli interventi necessari. Non abbiamo al momento segnalazioni di contagio, o situazioni da attenzionare. Quelle attenzionate sono risultate negative”.
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