Gino Strada è morto oggi, venerdì 13 agosto, in Normandia. Il co-fondatore di Emergency aveva 73 anni ed era malato di cuore. L’Ong — cui aveva dato vita con la moglie Teresa Sarti nel 1994 — ha costruito ospedali e posti di primo soccorso in 18 Paesi, curando 11 milioni di persone. Strada lascia la figlia Cecilia, avuta dal primo matrimonio con Sarti, che è scomparsa nel 2009. Di recente si era risposato, a Milano, con Simonetta Gola. La notizia è stata lanciata dal Corriere della Sera.
Per due volte, nel 2015 e nel 2019, Gino Strada era stato al Cortile di Francesco, la manifestazione dei frati del Sacro Convento di Assisi. L’ultima nel 2019, quando aveva lanciato un doppio allarme, sul futuro del pianeta e sull’accoglienza. “Stiamo distruggendo questo pianeta e andiamo avanti incuranti. Non ci sono condottieri che ci possono portare alla vittoria, è la banalità di ogni giorno, le scelte che si fanno, una dopo l’altra”, aveva detto interpellato sul primo tema. Quanto al secondo, “L’accoglienza mi sembra normale e fisiologica, credo che non sia neanche da discutere, anche se c’è chi la discute e la criminalizza: va isolato. Certamente c’è, in Italia e non solo, una regressione paurosa, sembra quasi che non abbiamo imparato le lezioni della storia. E chi non è capace di analizzare gli errori è destinato a ripeterli. Speriamo di no”.
“La scomparsa di Gino Strada lascia un grande vuoto in tutti coloro che sono impegnati per un mondo più giusto. (…) A nome mio personale, a nome di tutta l’amministrazione comunale e di tutta la nostra città che, per San Francesco, è simbolo, messaggio e monito per il mondo sui valori insindacabili della fraternità e della vita, come sindaco che, sull’esempio di La Pira ‘deve occuparsi di cambiare una lampadina e nel contempo adoperarsi per la pace nel mondo’ ringrazio Gino Strada per l’esempio di vita e di impegno che ha rappresentato: continueremo a sostenere concretamente le sue istanze di giustizia, di fraternità e di pace nella profonda convinzione che la guerra è sempre una assurda cieca follia, che dobbiamo aspirare alla pace e che possiamo cambiare il mondo. A partire da Assisi”.
FOTO © Mauro Berti
(Aggiornamento delle 18.00)
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