Un saluto a Papa Francesco e una citazione di Carlo Acutis che porterà (in quanto ‘verificata’) meno polemiche di quelle di Giorgia Meloni attribuita a San Francesco. Il deputato della Lega Lorenzo Fontana diventa presidente della Camera e nel suo primo discorso cita anche il Papa che porta il nome del Poverello e il beato sepolto ad Assisi. Eletto con 222 su 292 votanti, 42 anni, veronese, vicesegretario responsabile esteri della Lega dal 2016 e già eurodeputato, parlamentare, ministro per la Famiglia e le disabilità, vicepresidente della Camera e titolare degli Affari europei, Lorenzo Fontana viene descritto come “Ultraconservatore e tradizionalista, da sempre in prima fila contro l’aborto, le unioni civili, la cosiddetta teoria gender, il matrimonio tra omosessuali e a difesa delle radici cristiane dell’Europa”.
E c’è infatti anche un richiamo alla religione nel primo discorso di Lorenzo Fontana alla Camera: oltre a un saluto a Papa Francesco – “rappresenta un riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani e sta svolgendo un’azione diplomatica a favore della pace senza uguali” – c’è anche un riferimento a Carlo Acutis: “La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l’ hanno formata e l’hanno fatta grande: la grandezza dell’ Italia è la diversità. Interesse dell’ Italia è sublimare le diversità”, ha detto tra l’altro l’esponente leghista, ricordando “la frase di un ragazzo di 15 anni, Carlo Acutis, ‘Tutti nasciamo come degli originali, ma molti di noi muoiono come fotocopie’”. “La diversità non è indice di superiorità di alcuni su altri visti erroneamente come inferiori ma è espressione di democrazia e rispetto della storia: la ricchezza dell’Italia e dell’Europa – la conclusione di Fontana – sta nella diversità”
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