Ci sono quattro pellegrini trentini contagiati durante un viaggio in Umbria e nello specifico ad Assisi. La notizia è stata data dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso di un’informativa in Consiglio provinciale. Tutti i nuovi contagiati, residenti a Trento, stanno bene e si trovano in quarantena nelle loro abitazioni e sono collegati alla donna di 83 anni di Trento, trovata positiva ieri al Covid-19 e ricoverata in ospedale. A contagiarli sarebbe stato un frate, ritenuto dall’Azienda sanitaria trentina il ‘paziente zero’, che non è trentino ma vive in una casa religiosa situata in un’altra regione, hanno detto i vertici dell’Apss.
“La Direzione regionale sanità, con riferimento ai quattro pellegrini trentini contagiati dal coronavirus accertati in Trentino dopo un pellegrinaggio ad Assisi, precisa che il ‘paziente zero’ è un religioso che si sarebbe contagiato in precedenza, in occasione di viaggi nelle regioni del nord Italia. In ogni caso – si legge nella nota della Regione Umbria – le strutture sanitarie della regione Umbria, ricevuta la segnalazione, hanno immediatamente provveduto ad individuare e contattare tutti i soggetti con i quali la comitiva è entrata in contatto nell’area di Assisi e in particolar modo con la struttura ricettiva che li ha ospitati, disponendo – come da protocollo – la quarantena fiduciaria”.
La nota della Direzione Regionale Sanità arriva dopo che il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, aveva aveva spiegato che “i quattro casi di contagio si sono originati nel corso di un pellegrinaggio ad Assisi svoltosi dal 21 al 23 febbraio”. Fugatti aveva aggiunto che l’Azienda sanitaria avrebbe accertato che “il paziente zero è un frate che ha partecipato al pellegrinaggio organizzato in pullman assieme ad altre 42 persone provenienti dal Trentino e residenti in gran parte a Trento. Il religioso si sarebbe contagiato nel corso di alcuni soggiorni in nord Italia. Al momento in Trentino conclude Fugatti – non c’è circolazione virale in quanto sono stati stabiliti i contatti delle quattro persone positive; il contagio è dunque circoscritto. Al momento ci sono alcuni casi in osservazione”.
Le regole di comportamento suggerite dagli scienziati
Intanto, arrivano le raccomandazioni rivolte a tutti gli italiani. Mantenere una distanza di almeno due metri, salutarsi da lontano senza baci, abbracci o strette di mano, evitare i luoghi affollati, chi ha la febbre deve rimanere a casa anche se non ha alcun sospetto di aver contratto il virus. Sono le “raccomandazioni” da rivolgere «a tutti gli italiani» inviate dal comitato tecnico scientifico voluto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte al ministero della Salute per cercare di contenere il contagio da Covid-19.
Tra le regole di comportamento che gli scienziati suggeriscono per i cittadini dell’Italia intera c’è anche quello di evitare che le persone anziane escano di casa – se non per motivi strettamente necessari – perché si tratta di soggetti fragili e dunque più esposti al rischio (in Lombardia la stessa regola riguarda chi ha più di 65 anni) .
La scelta di ampliare a tutta Italia l’area dei comportamenti da tenere per limitare l’esposizione alla trasmissione del Coronavirus è stata presa anche alla luce della situazione aggiornata alle 18 di martedì 3 marzo – fornita dal commissario e capo della protezione civile Angelo Borrelli – sulle persone contagiate, su quelle guarite e su quelle decedute.
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