“Il 2022 è un anno che dobbiamo affrontare con realismo, prudenza ma anche fiducia e soprattutto con unità”. Ha parlato così il presidente del consiglio, Mario Draghi illustrando le nuove misure anti-pandemia. Una conferenza per illustrare il decreto di inizio anno 2022 e motivare le decisioni di queste ultime ore, inclusa quella sulle scuole aperte che non convince molti alunni e molti genitori.
“Gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati. Quindi c’è l’ ennesimo invito a tutti gli italiani che non si sono vaccinati a farlo, anche con la terza dose”. Lo ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa, sostenuto dal ministro della salute, Roberto Speranza, secondo cui ci sarebbe un circa 10% di ‘irriducibili’ non disposti al vaccino. “Oggi siamo all’89,40% di over 12 con prima dose, quindi non si è vaccinato circa il 10% di persone con più di 12 anni, che però occupano i due terzi di posti in terapia intensiva e 50% in area medica: ridurre i non vaccinati significa ridurre la pressione sugli ospedali”, ha detto Speranza.
Tenere le scuole aperte è la priorità del Governo: “Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e la diffusione di varianti molto contagiose con un approccio un po’ diverso rispetto al passato: è necessario, molto cauti, ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali, soprattutto sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione”. Per questo motivo avanti con le scuole aperte, e anche se ci sarà un aumento delle classi in dad, il governo è intenzionato a respingere “il ricorso generalizzato alla didattica a distanza” (definita con un lapsus da Draghi “dialettica a distanza”). Una scelta, quelle delle scuole aperte, che nasce anche da una considerazione di ordine pratico: i ragazzi studiano a casa, ma poi possono andare a fare sport o incontrarsi al ristorante.
Insomma, “Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto. Chiudere tutto significa tornare all’anno scorso e non ci sono i motivi per farlo”, ha aggiunto Draghi, sottolineando come “la priorità del governo è una scuola aperta e in presenza: basta vedere gli effetti di disuguaglianza tra studenti, scolari della Dad lo scorso anno, per convincersi che la dad ha creato disuguaglianze destinate a restare”. “Il 3,07% dei Comuni hanno disposto ordinanze di chiusura: una situazione che non è, quindi, dilagata”, ha fatto sapere il ministro all’Istruzione Bianchi.
Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale agli over 50 e il super green pass sul luogo di lavoro,”Questi sono provvedimenti di portata economica e sociale molto importanti e da considerare con molta attenzione. L’ avere l’unanimità della vasta coalizione è un obiettivo che se possibile si deve raggiungere. Ma bisogna che la soluzione trovata abbia senso, significato”.
Foto in evidenza: screen dalla diretta di SkyTG24
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