Stefania Proietti candidata alle regionali 2019 Pd, 5 Stelle e mondo civico? Dopo la smentita del sindaco di qualche giorno fa, arriva il possibile colpo di scena. Domenica mattina dalle colonne della Nazione Umbria Luigi Di Maio, capo politico dei 5 Stelle, ha ufficialmente aperto al Pd in vista delle regionali del prossimi 27 ottobre. A patto però che i candidati siano civici o comunque che niente abbiano a che fare con la gestione del passato, e che la squadra assessorile sia di competenti, ma senza politici in senso stretto. Il capo politico dei 5 Stelle lo chiama il “patto civico per l’Umbria” e in una lettera a La Nazione pone le “condizioni” del Movimento. “Tutte le forze politiche – si legge – facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi sosterremo solo con la presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati. Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico, fuori dalle appartenenze partitiche, e con un programma comune”.
Ma quale potrebbe essere il candidato giusto? Secondo il Corriere della Sera in edicola lunedì, tra il sogno Cucinelli e la candidatura di Andrea Fora, attualmente in pista con il Pd e un pezzo di mondo civico, ci sarebbe la sindaca di Assisi. Stefania Proietti nei giorni scorsi ha smentito una sua discesa in campo (“Mi interessa fare il sindaco”), ma da allora il mondo si è rivoluzionato e l’ipotesi di un’alleanza Pd-Cinque stelle e civiche può cambiare le carte in tavola. Tra l’altro nel 2016, per le Comunali che allora interessavano anche assisi, la allora ingegnere aveva proposto al Movimento, per cui aveva costruito parte del programma ambientale, di sostenere la sua candidatura insieme a una civica. Un’ipotesi poi sfumata, viste le allora regole pentastellate, ma che Proietti aveva proposto al Pd, trovando sostegno (e venendo poi eletta sindaco).
Ora sarà la volta buona per il concretizzarsi del progetto originale? Il nome è sul tavolo. “Da una parte – scrive il Corriere della Sera – un percorso già avviato, con un candidato civico che piace al cardinal Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Cei, e viene sponsorizzato dal Pd. Dall’altro, l’improvviso colpo di reni di Luigi Di Maio, che rinnega tutte le regole del passato e lancia un’alleanza (senza citarla, per carità) con il Pd per una giunta totalmente civica”.
“Il Pd – aggiunge il quotidiano di via Solferino – insiste su Andrea Fora. Con due argomenti forti. Il primo è che è un dirigente di Confcooperative Umbria. La quale ha 30 mila addetti. Dunque 30 mila famiglie, quindi 100 mila voti potenziali. Ovvero il 10 per cento dell’elettorato umbro. Secondo argomento, Fora è candidato civico stimato, dicono, da Virginia Raggi e Roberta Lombardi (fu spedito ai tempi di Mafia Capitale a decapitare le coop finite nell’inchiesta). E in più il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini fece un endorsement per Di Maio. Ma i 5 Stelle storcono il naso. Filippo Gallinella, deputato umbro, spiega: ‘È un candidato del Pd. Di Maio è stato chiaro: deve fare un passo indietro. A me piacciono figure come Brunello Cucinelli'”.
Cucinelli si è già tirato indietro, ed ecco allora che, stando a quanto scrive il Corriere della Sera, “La più gettonata è Stefania Proietti, sindaco ‘civico’ di Assisi, eletta anche con i voti del Pd. Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello, spiega: ‘È amica di Di Maio’. Mamma e catechista, ingegnere specializzato in tematiche ambientali, Proietti è molto vicina alla Chiesa. Come Fora. Tanto che ieri si trovava a Madrid, a un’assemblea organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio: presenti Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo, ma anche Gualtiero Bassetti e Filippo Grandi, Alto commissario per i rifugiati dell’Onu. Sulla scrivania, la sindaca Proietti ha ‘Laudato sii’, l’enciclica di papa Bergoglio dedicata al Creato. Ma anche le sue competenze in materia ambientale potrebbero piacere: ha fatto una tesi sulle energie rinnovabili, si occupa di progetti sul cambiamento climatico, del quale ha parlato alle Nazioni Unite. Da tempo stava lavorando per creare le condizioni di una candidatura alle Regionali, ma il Pd le ha preferito Fora”, conclude il Corriere.
In città c’è chi dice che al 99% il sindaco correrà da front runner della coalizione. Arriveranno smentite anche stavolta? Ma soprattutto, come si sentirà il Pd a gettare alle ortiche una delle poche amministrazioni rimaste ‘rosse’ (peraltro dopo oltre un ventennio di centrodestra) della ex rossa Umbria?
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