Inaugurata, domenica 15 settembre pomeriggio, l’edicola votiva di vicolo Frondini. A restaurare il piccolo monumento, la famiglia assisana di Paola Carloni e Pietro Capitanucci. In un crocevia che sfugge al pellegrino, in alto, sta una Madonna con il suo Bambino, accudiente, all’interno di una nicchia rettangolare. La sua immagine era crollata sotto i colpi del tempo e delle intemperie.
La restauratrice Manuela Elisei, autrice anche del restauro della Volta Pinta nel 2002, con il consueto coraggio e competenza, da bianca di calcina, poi marrone per un precedente restauro sbagliato, è riuscita nell’intento artistico e devozionale di riconsegnare, all’edicola votiva di vicolo Frondini, il primitivo cromatismo del secolo XVI, oltre a dare a quella dolce Madre mano, spalla, manto, volto, e quegli occhi che si erano spenti, rivolti a sinistra, forse verso un’antica portella, benedicenti.
Come già anticipato nei giorni scorsi da AssisiNews, la ricorda che “All’incrocio con Vicolo Frondini passava in antico la cinta romana. È probabile che alla fine del XIII secolo vi fosse una portella, per servire la nuova via che conduceva a San Francesco. (…) La Madonna ha lo sguardo rivolto a sinistra. È verosimile dedurre che guardasse la gente che usciva dalla ‘portella’, come a benedirne il passaggio”.
“Sotto la Madonnina – scrive tra l’altro Paola Gualfetti – una festa straordinaria. Un altare mobile in un angolo della via per la messa e, in mezzo, turisti che scorrevano riverenti. I simboli di un tempo passato che sembrava tornato c’erano tutti. Le salite, i balconi e le finestre fiorite di rosso, le sedie del salotto buono portate fuori sulla strada, il bel canto di Assisi con la Commedia Harmonica di Umberto Rinaldi. Quella famiglia Carloni Capitanucci, a proprie spese, insieme alla gente di Fontebella ha reso possibile il miracolo di potere ritrovare nel cuore di una città del mondo il suo piccolo borgo antico e mostrarlo con umiltà, quasi ignara. È bastata una Madonna!”.
Foto di Paola Gualfetti
© Riproduzione riservata

