Una cerimonia semplice, ma emotivamente forte e sentita, con tanta partecipazione da parte di tutti: gli ex dipendenti dell’azienda Spigadoro Petrini e i loro familiari, su iniziativa tra gli altri di Mauro Marini, insieme al sindaco di Bastia Umbra Paola Lungarotti si sono ritrovati presso la chiesa di Sant’Anna del Monastero Benedettino per una celebrazione religiosa a 200 anni dalla nascita del Molino Petrini (1822-2022), rinnovando la tradizione della Messa dell’Immacolata – quest’anno celebrata da don Francesco Fongo – che vedeva la famiglia Petrini riunita con i dipendenti.
“Un senso di comunità grande, valoriale, che ci impedisce di dimenticare cosa sia stato e che ci spinge a ricordare, affinché le future generazioni sappiano che cosa ha significato per Bastia quella realtà”, ha detto il sindaco Lungarotti, parlando del Molino Petrini come di “Un simbolo, sopra a tutti, le 3 sirene del pastificio che scandivano il tempo del vivere quotidiano, parlando di noi, della nostra città e contribuendo ad accrescere la ‘nostra’ fama di gente operosa, lavoratrice. E se la sirena della Spigadoro Petrini suonava 3 volte al giorno, le sirene delle aziende che dettavano i tempi del lavoro in totale sono state ed erano ben 4, c’erano anche il Conservificio Lolli, la Franchi, il Tabacchificio Giontella. Un paese che è cresciuto al ritmo del lavoro e che ancora oggi – ha concluso Lungarotti – se conserva un posto tra i primi per il PIL in Umbria lo deve anche a chi ha saputo mettere a frutto quelle esperienze uniche e indimenticabili di un tempo”.
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