Bocconi avvelenati a Bettona. A comunicarlo via Facebook è il sindaco di Bettona Valerio Bazzoffia: “Avviso importante – scrive Bazzoffia – qualche criminale ha cosparso la zona di Santa Caterina e la strada attorno al le mura cittadine di veleno per cani e piccoli animali. Fate attenzione ai vostri piccoli amici ed ai bambini. Complimenti allo stupido di turno” – conclude il primo cittadino.
È solo l’ultimo dei tanti episodi di bocconi avvelenati registrati anche in passato nel comprensorio. Vari casi si erano registrati ad Assisi, Santa Maria degli Angeli, Viole, ma anche a Cannara e nei dintorni. Tanti i proprietari dei 4 zampe che dopo l’annuncio dell’avvelenamento da parte del sindaco di Bettona sui social, hanno dichiarato nuovamente guerra ai responsabili ed hanno postato molti messaggi in merito. Il reato di avvelenamento sugli animali è punibile penalmente con severe multe, fino alla reclusione in carcere.
La Lav ricorda che “L’attenzione è la regola numero uno. Le aree maggiormente a rischio sono le immediate vicinanze delle aziende faunistico- venatorie o di protezione della fauna o di caccia autogestite, in cui gli avvelenatori hanno tutto l’interesse a sterminare qualsiasi predatore che possa interferire con l’attività venatoria. I boschi in cui si raccolgono tartufi possono nascondere insidie: la concorrenza tra i tartufai può infatti spingere a cercare di avvelenare il cane dei concorrenti. I confini di coltivazioni collinari e montane sono da considerarsi anch’essi zone a rischio: l’avvelenamento di cervi, caprioli ed altri animali che possono danneggiare il raccolto è purtroppo una pratica diffusa. In tutte queste zone è buona norma, durante le passeggiate, applicare la museruola al cane: un boccone inghiottito in un secondo può rivelarsi fatale. Per questo il nostro consiglio è educare i cani a non raccogliere cibo da terra”.
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