Non si placa l’allarme per i bocconi killer a Viole di Assisi, zona Viole alta, precisamente in via Fosso Rosceto: ennesimo caso accaduto giovedì 2 aprile, con un altro quattro zampe che ha mangiato un boccone killer ed è stato salvato in extremis dal veterinario. Seppur in questo difficile periodo con l’emergenza Covid-19 in atto, i bocconi avvelenati a Viole di Assisi nell’ultimo mese sono stati addirittura una decina. Trovati anche un paio di gatti morti.
Prima di questo ultimo caso di bocconi killer a Viole di Assisi, domenica 8 marzo 2020 c’era stato l’ultimo caso nella frazione. A mangiare un boccone avvelenato mentre era intenta a fare una passeggiata con il suo proprietario era stata in quel caso una cagnolina. La piccola quattro zampe, dopo che aveva iniziato a stare male e a vomitare, era stata trasportata presso il veterinario, quest’ultimo aveva confermato l’avvelenamento.
Questa volta (e l’emergenza dura quindi da circa un mese) la stessa sorte è toccata a un cane maschio (nella foto sotto): “Ringrazio il veterinario Dr. Fanelli e il proprio assistente – dice il proprietario che era intendo a passeggiare con l’animale vicino a casa – davvero pronti e lodevoli entrambi in un momento difficile come questo nel loro intervento decisivo per la salvezza del cane”.

bocconi killer a Viole di Assisi
Già in passato si erano registrati casi di cani avvelenati, sia ad Assisi che a Santa Maria degli Angeli, con i bocconi killer lanciati addirittura nei giardini delle case.
E il caso di Viole di Assisi accaduto giovedì 2 aprile 2020, mette ancor più in ansia tutti i proprietari degli animali domestici, adesso davvero sul piede di guerra. Tutti in quella zona sono invitati a fare grande attenzione. Il reato per chi avvelena animali è punibile con severe multe fino alla reclusione in carcere. I fatti risalti all’8 marzo erano avvenuti sempre a Viole alta, in zona Gabbiano Capodacqua e anche nel centro del paese di Viole. Ora via Fosso Roscet con i proprietari che hanno annunciato nuova denuncia contro ignoti: “Vanno fermati!”.
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