La giunta Gareggia ha dato il via libera ha un impianto crematorio a Cannara, ma la cittadinanza dice no, parte di essa quantomeno, e per questo si è formato un comitato spontaneo di cittadini per contrastare la realizzazione di un forno all’interno del cimitero comunale.
Il progetto, già approvato con una delibera di giunta il 18 gennaio scorso e con una delibera di consiglio il 17 marzo, prevede nello specifico un grande intervento da parte di una società privata per l’ampliamento dell’attuale cimitero e la realizzazione di un impianto crematorio – a spese dell’azienda e su un terreno concesso dal Comune per trenta anni – al suo interno. “Gli alti costi della costruzione – dicono i firmatari della petizione – implicano che l’impianto, per essere redditizio, dovrebbe lavorare a pieno ritmo e bruciare mille salme l’anno. Ciò significa che il tempio crematorio dovrà accogliere salme di altri comuni umbri anche provenienti da fuori regione”.
Il tempio crematorio viene dunque definito “un’opera di notevole impatto sociale ed ambientale che verrà realizzata senza aver preventivamente avviato momenti di confronto con le componenti sociali e civili del territorio sapendo che può incidere negativamente sulla qualità dell’aria con rischi per la salute pubblica. Per il fronte del no, “L’amministrazione comunale, che lo ripropose anche nel proprio programma elettorale, non fornisce risposte chiare in merito alle proprie intenzioni e per questo motivo un gruppo trasversale di cittadini e cittadine ha deciso di prendere in mano la situazione e mobilitarsi immediatamente per la raccolta firme”.
“L’attenzione è puntata sulle ricadute in termini di inquinamento ambientale e tutela della salute pubblica, ma soprattutto sulla scelta inappropriata di progettare un investimento milionario che non serve e non avrà alcuna ricaduta positiva per Cannara e il suo territorio”, scrivono i firmatari. Tra l’altro la costruzione di questo tipo di opere “deve necessariamente tenere conto, in ambito regionale, del numero della popolazione residente, dell’indice di mortalità e dei dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini e non basarsi esclusivamente sull’aspetto economico per evitare di correre il rischio di speculazioni e discapito dei cittadini”. Anche per questo nelle prossime settimane “saranno previsti incontri pubblici con la cittadinanza e le associazioni per aprire un tavolo di confronto e far arrivare all’amministrazione comunale la volontà dei cittadini”.
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