(Fla.Pag.) Anche da Assisi sono partiti gli aiuti per gli sfollati dell’alluvione in Emilia Romagna avvenuto un mese fa. A mobilitarsi tre persone della provincia di Perugia, tra cui l’assisano Franco Cesario, due di Bergamo, una di Padova, una di Napoli e una dalla provincia di Ravenna facenti parte delle Brigate di Solidarietà Attiva (BSA), un’associazione nazionale di volontariato nata nell’aprile 2009 in occasione del terremoto in Abruzzo, quando volontari da tutta Italia accorsi spontaneamente e senza passare da organizzazioni, si trovarono a costruire e gestire tre tendopoli assieme agli abitanti del luogo.
Negli anni le BSA hanno aiutato anche nel dopo alluvione in Liguria, il terremoto in Emilia nel 2012 e in quello del Centro Italia. Qualche giorno fa una delegazione umbra, organizzata da Franco Cesario e Andrea Ferroni, si è recata a Conselice, in provincia di Ravenna, per aiutare a ripulire le case ancora piene di fango dopo l’alluvione in Emilia Romagna. “Al gazebo montato dalle Brigate di Solidarietà Attiva – racconta Cesario ad AssisiNews – ci è stato assegnato il nostro compito giornaliero: andare a sgomberare il fango da una cantina piena di 200 sacchi pellet di una casa in centro. Il bello delle BSA è che sono una realtà di aiuto dal basso per la cittadinanza, senza distinzione di sorta e con volontari da tutta Italia”.
“La signora proprietaria di casa quando ha visto la cantina sgombra, dopo 8 ore di lavoro serrato, è scoppiata in un pianto liberatorio e ci ha abbracciato nonostante fossimo sporchi e sudati. Siamo andati a cena all’Arci di Granarolo (a pranzo eravamo stati ospiti della sede di Rifondazione Comunista) e poi siamo ripartiti alla volta di casa, consapevoli – conclude Cesario – di aver reso un po’ più lieve una immensa tragedia”.
© Riproduzione riservata

