Ad Assisi 2016 – Sete di Pace parteciperanno oltre 500 leader religiosi (tra cui il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby), saranno 9 le fedi rappresentate, 29 panel e 12mila i pellegrini previsti (ma c’è anche chi, più realisticamente, parla di 4 mila persone). Le cifre sono state fornite nel corso della presentazione dell’evento, già definito il G8 delle religioni contro il terrorismo, che si terrà il 18, 19 e 20 settembre ad Assisi per celebrare e ‘aggiornare’ il trentennale dell’incontro voluto, sempre nella cittadina di San Francesco, da Giovanni Paolo II.
Prevista la presenza, il giorno di apertura di Assisi 2016 – Sete di Pace, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre il 20, giorno di chiusura, ci sarà Papa Francesco; interverranno anche tre ministri della Repubblica: Andrea Orlando (Giustizia, sul tema delle carceri), Stefania Giannini (Istruzione, su scuola e pace) e Gian Luca Galletti (sui temi dell’ambiente).
“Non sarà un evento celebrativo – ha detto Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio – ma il racconto di una storia che ha portato i suoi frutti”, dalla caduta del Muro di Berlino, agli accordi di pace in varie zone del mondo. “In questi tempi difficili Assisi vuole essere una risposta, forse ‘la’ risposta, al terrore e al terrorismo”, ha aggiunto padre Enzo Fortunato, direttore sala stampa del Sacro Convento di Assisi.
Ad Assisi 2016 – Sete di Pace prenderanno parte non solo leader religiosi e sei premi Nobel per la Pace, ma anche 25 rifugiati, che dovrebbero pranzare con il Pontefice: 10 sono ospiti della Comunità di Sant’Egidio a Roma, dove sono giunti grazie ai corridoi umanitari realizzati insieme alla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), 10 sono ospiti del Cara di Roma e cinque sono ospiti della Caritas di Assisi. Sul palco, durante la cerimonia conclusiva dello stesso pomeriggio, prenderà poi la parola una donna armena di Aleppo rifugiata in Toscana.
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