Autista di bus aggredito, indagano le forze dell’ordine per ricostruire la dinamica dei fatti, ma intanto c’è un video che diventa virale. Alla richiesta di validare il biglietto e salire da un’altra porta l’uomo, che pare avesse delle ‘ruggini’ con l’autista, ha perso la testa e aggredito il conducente dell’autobus sbattendo la stampella sul divisorio in plastica che gli autisti di Busitalia hanno come ulteriore protezione per prevenire il contagio da coronavirus.
L’autista ha poi chiamato le forze dell’ordine. Ma circola un video, ripreso da un anonimo passeggero, è diventato virale perché inviato e pubblicato anche da una pagina che riprende, tramite video e foto spesso neanche censurate (come in questo caso), situazioni di degrado vario. Il tutto è successo in via Patrono d’Italia, nella zona della stazione di Santa Maria degli Angeli.
Secondo le prime informazioni raccolte da AssisiNews, già mercoledì l’autista di bus aggredito avrebbe invitato il passeggero a convalidare il biglietto. Ma le richieste non sarebbero piaciute all’uomo, residente ad Assisi ma originario di fuori regione. E per questo, nella giornata di giovedì 11 giugno, quando il 70enne ha di nuovo rivisto l’autista, ha letteralmente perso la testa.
Come si vede nel video, il signore ha cominciato a inveire contro l’autista in dialetto stretto, per poi passare dalle parole ai fatti arrivando addirittura a colpire con il bastone ortopedico il divisorio in plastica, nel tentativo di colpire l’autista. Il conducente non ha riportato ferite, ma ha allertato le forze dell’ordine che, al termine delle indagini lampo, lo hanno arrestato con l’accusa di resistenza ad incaricato di pubblico servizio e lesioni aggravate.
Gli agenti del commissariato di Assisi, agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, quando sono arrivati hanno trovato solo l’autista, rimasto anche l’unico all’interno del mezzo in quanto le persone presenti al momento, visto l’elevato stato di agitazione ed aggressività dell’uomo, lo abbandonavano velocemente. Nonostante la presenza degli agenti l’uomo continuava a mantenere un animo concitato e di forte diverbio nei confronti dell’autista il quale presentava i chiari segni dei colpi ricevuti. Nella giornata di oggi la convalida per direttissima con misura di non avvicinamento alla vittima entro i 500 metri.
L’episodio è stigmatizzato anche dai sindacati. Secondo Piero Iannini, segretario Faisa Cisal della Provincia di Perugia e autista ad Assisi, chiede che “si prendano rapidamente provvedimenti per la sicurezza del personale. Nell’esasperazione del momento ne fa le spese chi è in prima linea. Ma non è possibile che chi svolge un servizio pubblico essenziale diventi un bersaglio. Chiediamo più sicurezza sia per i conducenti che per i passeggeri”.
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