(Fe.Ba) Una parte di muro a Borgo San Pietro ad Assisi è crollato. L’episodio nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 8 novembre, quando da poco erano trascorse le 18. Già transennato da tempo per sicurezza, andrà certamente ricostruito prima possibile. Diversi i commenti di residenti inquieti dopo l’accaduto: “Trent’anni fa cadde il muro di Berlino, oggi è caduto quello di San Pietro ad Assisi. Complimenti per non aver fatto nulla – scrive una cittadina via social – da moltissimo tempo la problematica era sotto gli occhi di tutti. Adesso a San Pietro godiamo di una splendida visuale, anche se manca una parte di muro”.
Il muro a borgo san Pietro è adiacente alla via dove transitano auto e pedoni in pieno centro storico abitato. “Abbiamo sentito un forte boato – hanno detto alcuni testimoni – poi ci siamo resi conto che era caduto il muro”. La voragine venutasi a creare era, come detto, già transennata da mesi, la stessa protezione è stata rinforzata dopo l’episodio. Ora si attendono gli interventi di recupero.
Subito dopo il Calendimaggio 2019, era stato il consigliere Fabrizio Leggio a lanciare un primo allarme. Le scene della Magnifica Parte de Sotto avevano permesso di scoprire la bellezza – ma anche l’abbandono – del ‘retro’ dell’abbazia di San Pietro ad Assisi. “Un gioiello quasi abbandonato”, spiegava il, capogruppo M5s in consiglio comunale. Leggio aveva lanciato un appello alla Città di Assisi e all’ordine dei benedettini affinché questo prezioso bene, architettonico e spirituale, venisse restituito alla città.
“La sensazione – aggiunge – è che alcune parti siano in una situazione di enorme degrado e che altre abbiano urgente bisogno di riqualificazione. Abbiamo notato dei lavori risalenti al terremoto del 1997 che sono stati fatti in maniera scorretta, ad esempio mettendo del cemento su un muro esterno risalente all’anno mille. Ci sono poi messe a terra scoperte e molti altri problemi. Il bene è proprietà privata, ma a nostro avviso andrebbe valorizzato e aperto alla città. Non solo la chiesa, che è una delle più belle chiese di Assisi, ma tutto il resto del complesso, o comunque una parte di esso”.
In quell’occasione, Leggio aveva chiesto al Comune, e in particolare al sindaco, Stefania Proietti, di capire se fosse possibile una riqualificazione, e quali progetti avesse l’ordine benedettino. “La loro città simbolo è Norcia e forse Assisi è considerata troppo ‘francescana’ – conclude Leggio – ma fino a non molto tempo fa, San Pietro era una delle chiese più importanti e con una delle parrocchie più vaste della città”.
(Foto: Simone Merlini)
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