È sepolto ad Assisi il possibile futuro beato Carlo Acutis, quindicenne morto dieci anni fa, che potrebbe un domani essere riconosciuto come “patrono di Internet”: il web ha già un patrono,San Isidoro di Siviglia, autore della prima enciclopedia, ma Carlo sarebbe il primo beato.
Giovedì 24 novembre a Milano – riporta il Corriere della Sera – si conclude la prima tappa: l’arcivescovo Angelo Scola dichiarerà conclusa la fase diocesana del processo di beatificazione e invierà il fascicolo a Roma, dove si svolgerà la seconda fase. “Chissà se Carlo Acutis, una volta proclamato beato, non possa essere riconosciuto come patrono di Internet”, il commento monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede.
La breve vita di Carlo Acutis, nato nel 1991 a Londra e deceduto per leucemia fulminante all’ospedale San Gerardo di Monza in tre giorni, è stata quella di un adolescente simile a molti altri: impegnato nella scuola e con gli amici, appassionatissimo di computer, Carlo andava anche a messa tutti i giorni, recita il rosario, diventa catechista ma al tempo stesso studia, aiuta i compagni in difficoltà e fa volontariato con i clochard e nelle mense dei poveri, con le famiglie delle colf che frequentano casa sua.
Due mesi prima di morire (il 12 ottobre 2006), Carlo Acutis aveva registrato un video, ritrovato dai genitori molto tempo dopo: “Sorridendo diceva di essere pronto alla morte e chiedeva di essere sepolto ad Assisi”. Un desiderio accolto dalla famiglia, che a Carlo ha fatto anche dedicare una sala nella Chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi. Lo scorso 12 ottobre, in occasione del decennale della scomparsa di Carlo Acutis, è stata celebrata una Messa in suffragio nella tomba di san Francesco, nella Basilica inferiore del santo, ad Assisi. Se il processo avrà esito positivo, Carlo Acutis sarà proclamato a breve dalla congregazione per le cause dei santi e quindi successivamente beato.
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