Doppio tentativo di furto a Casa Maceo Angeli: lo scrive il Corriere dell’Umbria in edicola stamattina, martedì 29 agosto 2017, su segnalazione del Maestro Umberto Rinaldi, che ricorda come sebbene non si venga ad Assisi per far visita a una delle case fra le più caratteristiche della nostra città per la sua posizione in via Fontebella affacciata sulla pianura o per l’architettura medievale o per gli oggetti artistici in ferro battuto affissi sulle sue mura, a chiunque passi, assisano o turista, viene spontaneo girarsi per uno sguardo e scattare una foto ricordo.
“Evidentemente – ironizza Rinaldi – anche i ladri hanno un interesse concreto verso casa Maceo Angeli! E qualche notte fa hanno tentato di rubare i due grifi in ferro battuto affissi nel muro sopra la porta di ingresso. Non certo per amore artistico o per devozione all’artista che l’ha forgiati ad inizio ‘900, Artaserse Angeli, ultimi di sei grifi che avrebbero costruito un lampadario monumentale… né per riportare dalla visita di Assisi un ‘ricordino’ oltre, che so?, ‘fra panino’ o ‘le palle di nonno’”!
Il primo tentativo di furto è andato a vuoto, ma due notti dopo i ladri, presumibilmente gli stessi, hanno l’arrembaggio a casa Maceo Angeli dalla sottostante via Nicolini. Con una scala, da giorni apparentemente parcheggiata al muro dell’anfiteatro della Cittadella, si sono arrampicati sul muro del giardino, hanno tagliato la rete e con il supporto di una pila per orientarsi nel buio sono entrati nella camera… svegliando però la proprietaria che li ha fatto mettere in fuga.
“Casa Maceo Angeli purtroppo è allenata alle incursioni di violenza notturne… ma erano altri tempi e tante lacrime. E dunque ora – scrive ancora Rinaldi – si è guadagnato il diritto di gridare: abbiamo già dato! Siamo però alla frutta come si dice… perché una casa così esposta e su vie di transito ben illuminate che succedano questi tentativi (per ora) di furto fa riflettere, molto riflettere. Almeno ai proprietari”.
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