Per mesi hanno pagato le tasse ma risultano a tutti gli effetti evasori. Sono oltre una trentina le persone vittime di una commercialista (attiva nell’assisano) infedele, a processo con l’accusa di appropriazione indebita.
Nel corso degli anni, come si legge nel capo d’imputazione riportato dal Corriere dell’Umbria web, la donna “avrebbe trattenuto, a proprio vantaggio, contributi e imposte di ignari cittadini”. Questa mattina in tribunale sono state ascoltate due parti offese, le quali hanno sottolineato di aver fiducia nella commercialista, almeno fin quando non sono arrivate cartelle esattoriali con cifre da capogiro, per un totale di oltre 500mila euro spariti.
Alla fine – scrive il Corriere dell’Umbria in edicola il 12 dicembre – il “giochetto” era però venuto alla luce dopo le denunce presentate dai vecchi clienti. Che avevano iniziato a ricevere cartelle esattoriali per tasse non pagate (da quasi due anni) per importi da capogiro nonostante gli assegni staccati in mano,le fatture e le varie ricevute.
La commercialista “non avrebbe pagato tasse e contributi all’Inps”, almeno secondo la ricostruzione formulata dalla pubblica accusa. Ma come se non bastasse, la beffa è anche nella vasta documentazione
contabile che “ha preso il volo proprio quando lei ha fatto perdere le tracce”, con le vittime che hanno continuato a versare per mettersi il regola con il Fisco. L’istruttoria dibattimentale sembra essere arrivata al momento cruciale.Nuovo round previsto nel mese di giugno prossimo.
Aggiornamento del 12 dicembre
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