Dopo mesi di complesse indagini, che hanno permesso di ricostruire ed analizzare più di un anno di movimenti finanziari, i Carabinieri di Bettona, dipendenti dalla compagnia di Assisi agli ordini del tenente colonnello Marco Vetrulli – hanno denunciato una coppia di Foligno, titolari di una rivendita di noti elettrodomestici in Bastia Umbra. I due infatti, approfittando della disponibilità di copie di documenti di alcuni loro ignari clienti, detenute in ragione di precedenti richieste di finanziamento, richiedevano a loro nome finanziamenti, per poi, ovviamente, guardarsi bene dal pagarne le rate, incassando però l’intero finanziamento.
L’indagine è scaturita dalla denuncia di un cittadino di Bettona che, vedendosi richiedere del denaro da una nota società finanziaria, si è rivolto ai Carabinieri in cerca di aiuto, riuscendo così a dimostrare la propria estraneità alla vicenda. Sono in corso ulteriori accertamenti – conclude la nota dei Carabinieri – al fine di individuare altre ignare vittime della coppia.
La truffa dei finanziamenti, spiegano i siti specializzati, può assumere diverse forme: dall’acquisto di beni e servizi a nome di terzi inconsapevoli alla clonazione di carte di credito e assegni. Oltre ai casi di messaggi malware e phishing, ci sono anche i dati ricavati dalle bollette gettate nella spazzatura o dai documenti ritrovati in borse e portafogli rubati. Il soggetto frodato può comunque accorgersi autonomamente del reato controllando l’estratto conto o il rendiconto mensile della carta di credito. Oppure, caso ben peggiore, la presa di coscienza avviene nel momento in cui ci si vede rifiutare l’apertura di un finanziamento in quanto iscritti nella centrale dei rischi come cattivi pagatori, per via di un insoluto di cui non si era nemmeno a conoscenza e del tutto al di fuori dalle proprie responsabilità.
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