È durato circa 10 ore il manifesto che commemorava l’impresa di Fiume compiuta proprio cento anni fa da Gabriele D’Annunzio. Lo striscione, come si vede dalle foto, era firmato da Casapound.
Secondo le prime informazioni, era stato attaccato in piena notte, sulla recinzione che costeggia la stazione ferroviaria di Santa Maria degli Angeli, proprio in via D’Annunzio. Su di esso era possibile leggere “Uomo libero ricorda fiume”. Il ‘lenzuolo’ è stato rimosso dai vigili urbani dietro la segnalazione di alcuni cittadini che avrebbero allertato anche la Questura. Lo striscione, secondo le prime indiscrezioni, era infatti abusivo. Non aveva le necessarie autorizzazioni per essere affisso.
L’impresa di Fiume risale al 12 settembre di 100 anni fa. All’epoca Gabriele D’Annunzio occupava con i suoi legionari la città di Fiume, per annetterla all’Italia. “Occupò quella città della costa adriatica (oggi parte della Croazia con il nome di Rijeka), rivendicandone l’annessione all’Italia per via del fatto che la maggioranza degli abitanti nel centro urbano parlava la nostra lingua, anche se gli accordi del 1915 non prevedevano il suo passaggio sotto la sovranità del Regno sabaudo dopo la fine della Prima guerra mondiale. La conclusione del conflitto aveva visto infatti la dissoluzione dell’Austria-Ungheria, inizialmente non preventivata, e la nascita della Jugoslavia. Di conseguenza – ricorda il Corriere della Sera – si era aperto un contenzioso tra Roma e Belgrado sul nostro confine orientale, in particolare su Fiume e sulla Dalmazia, che la conferenza internazionale di pace non aveva risolto”.
Foto di Andrea C., per gentile concessione
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